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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Morte George Floyd, il coprifuoco non ferma le proteste. L'ex agente Chauvin in tribunale l'8 giugno

Il 44enne dovrà rispondere di omicidio. La figlia del sindaco di New York arrestata (e poi rilasciata) insieme ad altri manifestanti

Ancora proteste, disordini e arresti negli Stati Uniti dopo la morte dell'afroamericano George Floyd durante un fermo di polizia a Minneapolis. E' una domenica notte di coprifuoco in decine di città, Washington compresa, dopo che decine di migliaia di persone sono ancora una volta scese in piazza. In 15 stati e nel distretto di Columbia sono state attivate oltre 5.000 unità della Guardia nazionale. A Los Angeles e nelle città limitrofe ci sono stati saccheggi. Incendi a Washington dove proseguono le proteste davanti alla Casa Bianca.

L'ex agente di polizia Derek Chauvin, ripreso in un video mentre ferma con un ginocchio George Floyd impedendogli di respirare fino a provocarne la morte, apparirà l'8 giugno in tribunale per rispondere alle accuse di omicidio.

L'udienza era inizialmente prevista per oggi, ma è stata spostata, come riferisce la Cnn. Non è chiaro il motivo del rinvio. Chauvin, 44 anni, è stato incriminato di omicidio di terzo grado e di omicidio colposo di secondo grado.

In base alla legge del Minnesota, si parla di omicidio di terzo grado quando viene provocata la morte di una persona ''perpetrando un atto altamente pericoloso per altri e mettendo in luce una mente depravata'', senza alcun riguardo per la vita e senza l'intenzione di uccidere, come spiega la Cnn. Per omicidio colposo di secondo grado, invece, il Minnesota intende quando una persona ''rischia consapevolmente di causare la morte o un grave danno fisico a un'altra".

"Complici tutti gli agenti coinvolti"

Hanno tutti le stesse responsabilità i quattro poliziotti coinvolti nel caso George Floyd, l'afroamericano morto durante un fermo di polizia a Minneapolis. Lo ha detto il capo della polizia di Minneapolis, Medaria Arradondo. "Floyd è morto nelle nostre mani e questo lo considero essere complici", ha detto alla Cnn rispondendo ai familiari della vittima. "Silenzio e mancanza di azione, è essere complici - ha aggiunto - Se solo ci fosse stata una voce...è quello che speravo". I quattro poliziotti sono stati licenziati martedì. Per Arradondo il caso Floyd è una "violazione di umanità".

Arrestata (e poi rilasciata) la figlia del sindaco di New York

Tra le persone fermate dalla polizia durante le proteste c'è anche Chiara de Blasio, la figlia 25enne del sindaco di New York Bill de Blasio. La giovane è stata arrestata sabato notte insieme ad altri manifestanti. Lo riporta la Cnn citando fonti di polizia. E' stata fermata a Manhattan con l'accusa di partecipare a un raduno non autorizzato ed è stata poi rilasciata.

Due poliziotti licenziati ad Atlanta

Il sindaco di Atlanta Keisha Lance Bottoms ha annunciato il licenziamento di due poliziotti dopo che sui social media ha iniziato a circolare un video che immortalava l'arresto, con violenza, di due studenti fermati sabato notte. Immagini "molto inquietanti", ha detto Lance Bottoms. "C'è stato chiaramente un uso eccessivo della forza", che - ha detto - "non è mai accettabile", pur ammettendo come siano giorni difficili per gli agenti. Il video mostra i poliziotti che si avvicinano alla macchina in cui si trovano i due ragazzi, viene rotto il finestrino del conducente e i due vengono prelevati con violenza dopo essere stati bloccati con l'uso del taser.

La polizia di Houston vuole scortare il feretro di Floyd

La polizia di Houston vuole scortare il feretro di George Floyd nel 'ritorno a casa' dell'afroamericano morto durante un fermo di polizia a Minneapolis. Lo ha detto alla Cnn il capo della polizia di Houston, Art Acevedo, manifestando solidarietà ai familiari di Floyd, che sarà sepolto a Houston. "Vogliamo essere certi - ha detto - che la famiglia sia al sicuro, che il trasferimento sia sicuro e soprattutto vogliamo essere certi che la famiglia sappia che siamo qui per loro, per sostenerli".

Hamilton: "Dalla F1 nessun segnale, mondo dominato dai bianchi"

"Dalla F1 nessun segnale, il mio è uno sport dominato dai bianchi". E' l'accusa lanciata sui social dal campione del mondo in carica, Lewis Hamilton, nei confronti dei colleghi e del silenzio del circus riguardo alla morte di George Floyd, l'afroamericano deceduto a Minneapolis ucciso da un agente. "Vedo quelli di voi che stanno zitti. Alcuni sono anche molto famosi ma preferiscono tacere dinanzi a questa ingiustizia -sottolinea il campione britannico-. Io sono uno dei pochi di colore in questo mondo e sono solo. Avrei potuto pensare che avresti capito perché questo accadesse e che avresti detto qualcosa al riguardo, ma non puoi stare al nostro fianco. Solo ora so chi sei e ti vedo".

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