È morto Philip Roth, gigante della letteratura contemporanea
L'autore di 'Pastorale Americana', con cui aveva vinto il Premio Pulitzer nel 1998, è morto a New York all'età di 85 anni. Ha esplorato come nessuno l'identità americana
E' morto lo scrittore Philip Roth, vero e proprio gigante della letteratura contemporanea americana. Aveva 85 anni e viveva fra New York e il Connecticut. Il suo cuore ha smesso di battere ieri sera in un ospedale di Manhattan.
Addio a Philip Roth
Il decesso dell'autore tra gli altri di 'Pastorale Americana' per cui ha vinto il Premio Pulitzer nel 1998, e di 'Lamento di Portnoy' è stato confermato dalla amica Judith Thurman, scrive il New York Times.
Gigante della letteratura
Scrittore prolifico, il suo lavoro è considerato un'esplorazione profonda e critica dell'identità americana. Sesso, religione, morale, i temi ricorrenti nelle sue opere. Negli ultimi 60 anni aveva scritto 31 libri (27 romanzi) e l’ultimo, “Nemesi”, era stato pubblicato nel 2010.
È morto circondato dagli amici
Lo scrittore è morto "circondato dai suoi amici di una vita che lo hanno profondamente amato", ha scritto il suo biografo, Blake Bailey. Roth era nato il 19 marzo del 1933 a Newark, nel New Jersey, si era laureato alla Bucknell University e aveva conseguito un master in letteratura inglese all'Università di Chicago. I suoi primi racconti erano stati pubblicati, mentre insegnava all'Università di Chicago e in seguito all'Università della Pennsylvania, da Paris Reviwe, Esquire, New Yorker.
Breaking News: The literary giant Philip Roth has died at 85. He explored themes of lust, vanity and Jewish identity in novels like "Portnoy's Complaint." https://t.co/5ZRj4bGxM5
— The New York Times (@nytimes) 23 maggio 2018