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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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È morto Shimon Peres, l'ultimo grande padre d'Israele: "Lavorate per la pace"

Aveva 93 anni, l'ex Presidente di Israele e Premio Nobel nel 1994 si è spento nel sonno. Il figlio: "Ci ha ordinato di spianare sempre strade per un futuro di pace". Obama: "Poche persone con cui condividiamo questo mondo cambiano il corso della storia"

Israele è in lutto, è morto l'ex presidente e Premio Nobel per la Pace nel 1994 Shimon Peres. Aveva 93 anni, si è spento "nel sonno" attorno alle 2 di questa mattina. L'ex capo dello Stato era ricoverato dal 13 settembre scorso al Tel Hashomer Medical Center, dopo essere stato colpito da un ictus.

"Nella sua vita e con le sue azioni mio padre ci ha lasciato in eredità il domani" ha detto il figlio Chemi. "Ci ha ordinato di edificare il futuro di Israele con coraggio e saggezza, e di spianare sempre strade per un futuro di pace".

PADRE D'ISRAELE - E' stato uno dei padri d'Israele, un uomo che ha ricoperto tutte le principali cariche dello Stato ebraico, che ha incrociato tutti le crisi più importanti dalla nascita di un Paese da sempre al centro della tempesta. Shimon Peres era nato il 2 agosto 1923 in Polonia ed era emigrato in Palestina, al seguito della famiglia, nel 1934. Si era sposato con Sonia Gelman - morta nel 2011 a 86 anni - e aveva avuto due figli.

LA CAUSA SIONISTA - La sua militanza per la causa sionista inizia negli anni Quaranta: conobbe Ben Gurion facendo l'autostop e il fondatore dello Stato israeliano divenne presto suo mentore. Peres fu membro dell'Haganah, predecessore dell'esercito israeliano e a soli 29 anni diventò il direttore generale dell'allora neonato ministero della Difesa. In quella posizione, fu nella cabina di regia della guerra di Suez del 1956 contro l'Egitto. Contrario a qualsiasi compromesso con gli Stati arabi, si convertì alla via negoziale dopo il 1977, ovvero dopo la storica visita del presidente egiziano Anwar Sadat a Gerusalemmme, che aprì la porta al primo trattato di pace arabo-israeliano.

Shimon Peres, da falco a colomba (Ansa)

PRIMO MINISTRO E PRESIDENTE - Nella sua lunga carriera, Peres ha occupato una miriade di ruoli, spesso strategici. Il suo arrivo alla Knesset, il parlamento israeliano, data 1959. E' stato ministro in 12 governi, è stato primo ministro per due volte (1984-1986 e 1995-1996). Il suo cursus honorum è culminato nell'elezione nel 2007 a nono presidente dello Stato d'Israele. La sua vicenda politica ha intersecato alcuni dei momenti cruciali della storia d'Israele. Nel 1956 fu inviato in Francia dal primo ministro David Ben Gurion in Francia per negoziati segreti per preparare la Guerra di Suez. In quel periodo fu anche coinvolto negli sforzi israeliani per dotarsi dell'arma atomica.

ACCORDI DI OSLO - Il momento che lo vide più protagonista è probabilmente quello in cui fu uno dei motori delle fasi negoziati che portarono agli accordi con l'Egitto e all'accordo - durato poco - per la cooperazione israelo-giordana nell'amministrazione della Cisgiordania. Fu durante la seconda amministrazione di Yitzhak Rabin, che assieme al primo ministro fu protagonista del processo di pace che portò agli accordi di Oslo. Questo ruolo gli fruttò il premio Nobel per la pace del 1994, assieme al leader palestinese Yasser Arafat e a Rabin. A quest'ultimo, sempre il processo di pace, costò la vita: il 4 novembre 1995 Yitzhak Rabin fu assassinato a Tel Aviv da un estremista ebreo.

Nel 2007 Peres divenne presidente, succedendo a Moshe Katsav, caduto in disgrazia per uno scandalo sessuale. Si trattava di un ruolo ampiamente cerimoniale, dal quale comunque seppe comunque far sentire la sua voce. Rispettato e molto amato all'estero, ha confidato che il segreto della sua longevità era molto semplice: esercizi quotidiani, moderazione nel cibo e un paio di bicchieri di buon vino ogni giorno.

OBAMA: "UN CARO AMICO" - Shimon Peres era un "caro amico" che non ha mai smesso di credere nella possibilità di arrivare alla pace. Con queste parole il presidente americano Barack Obama ha reso omaggio all'ex presidente israeliano. "Ci sono poche persone con cui condividiamo questo mondo che cambiano il corso della storia, non solo per il loro ruolo negli eventi, ma anche perchè ampliano la nostra percezione e ci costringono a pretendere di più da noi stessi. Il mio amico Shimon era una di queste persone", ha detto Obama in un comunicato, ricordando che l'impegno dell'ex presidente israeliano per garantire la sicurezza al proprio popolo e arrivare alla pace era "radicato sulla sua incrollabile forza d'anima e in un incrollabile ottimismo".

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