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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Mosca: "Il rapporto Onu sulla Siria è di parte"

La Russia sostiene infatti di aver ricevuto dal regime di Damasco degli elementi che implicano il coinvolgimenti dei ribelli nell'uso del gas sarin

Si fa sempre più dura la contrapposizione tra la Russia e i governi occidentali sulla crisi siriana: Mosca sostiene infatti di aver ricevuto dal regime di Damasco degli elementi che implicano il coinvolgimenti dei ribelli nell'uso del gas sarin. In Siria oggi è presente il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov, a capo di una delegazione nella capitale siriana per spiegare gli accordi raggiunti dal capo della diplomazia russa Seregy Lavrov con il collega Usa John Kerry. Il viceministro ha incontrato anche Bashar al Assad, il quale ha ringraziato la Russia per la sua mediazione con gli Stati Uniti e ha dichiarato che la posizione russa, contraria all'uso della forza contro il suo paese, può contribuire a creare "un nuovo equilibrio mondiale".

Il diplomatico russo è arrivato a Damasco ieri; ha detto che gli ispettori avevano preparato il loro rapporto sull'attacco il 21 agosto nei pressi di Damasco, "senza ricerca di prove su altri tre casi" di uso di armi chimiche sui quali era stato chiesto di indagare da Damasco e da Mosca stessa. E raggiungendo conclusioni "politicizzate", basate su "pregiudizi unilaterali".

LA VERITA' DELL'ONU: "USATE ARMI CHIMICHE"

La Russia ha quindi accusato esplicitamente gli ispettori delle Nazioni Unite che hanno studiato l'attacco chimico in Siria di "partito preso" e ha detto di aver ricevuto prove a sostegno della tesi di una provocazione dei ribelli. "Siamo delusi , per non dire altro" ha detto Ryabkov, a capo di una delegazione. "Senza un quadro completo di ciò che sta accadendo qui, non siamo in grado di prendere in considerazione le conclusioni raggiunte dagli ispettori delle Nazioni Unite", e ha aggiunto che paesi occidentali e il Segretariato delle Nazioni Unite Ban Ki-moon non hanno motivo di richiamarsi al capitolo 7 della Carta delle Nazioni unite, quello sull'uso della forza.

LA DIPLOMAZIA NON FERMA LA GUERRA: "MILLE MORTI IN UNA SETTIMANA"

Il diplomatico ha aggiunto che gli "elementi" di prova erano stati inviati in Russia dalla Siria per sostenere la tesi di una provocazione ribelle. "Gli elementi (di prova) corrispondenti sono stati inviati in Russia. - ha detto - Mostrano che i ribelli sono coinvolti nell'attacco chimico". "La Russia ha iniziato l'analisi di queste informazioni supplementari. Non possiamo ancora trarre conclusioni, ma siamo inclini a considerarle con serietà" ha aggiunto Ryabkov.

Ryabkov ha inoltre posto l'accento sulla necessità di un apporto rigoroso e tempestivo da parte di Damasco di informazioni sulla presenza di armi chimiche, aggiungendo comunque che il primo giorno di negoziazioni a Damasco sia stato molto produttivo.

Guerra in Siria © Tm News / Infophoto

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