Fino a 600.000 bambini sono tra gli 1,5 milioni di civili intrappolati a Mosul, la seconda città irachena, dove le truppe di Baghdad sono riuscite a penetrare nonostante le forze di difesa di Isis. Questa la stima della Ong 'Save The Children' che ha chiesto la creazione di "corridoi sicuri" per evacuare i civili.

 "Non possiamo sederci ad aspettare che si ripeta un'altra situazione come quella vista ad Aleppo, la città sirina assediata da mesi dove sono intrappolate 250.000 persone, mentre c'e' ancora l'opportunità di evacuare i bambini dalla zona di guerra", ha dichiarato il direttore per l'Iraq di Save the Children, Maurizio Crivellaro. 

L'esercito iracheno intanto ha annunciato il suo ingresso a Mosul, per la prima volta dal luglio 2014, quando la seconda città irachena fu conquistata dagli uomini del Califfato nero. Le truppe dell'esercito iracheno sono entrate nelle aree "sulla riva sinistra" del fiume Tigri. Poco prima l'esercito iracheno aveva ripreso il controllo dell'edificio che ospita la tv ufficiale di Mosul, ai confini del quartiere di Kukyeli, porta di ingresso a est nella città.  La "vera liberazione" di Mosul è cominciata, ha assicurato il comandante delle forze di elite antiterrorismo irachene, Taleb Sheghati al-Kenani. Parlando con la tv di stato Iraqiya.

Aiutati dal supporto aereo delle forze della coalizione a guida Usa e dal fuoco degli obici da 155 mm dell'artiglieria francese, circa 50.000 uomini delle truppe regolari irachene, i paramilitari sciiti di Hashed al-Shaabi, gli uomini delle tribu' sunnite, i peshmerga curdi e le forze speciali di alcuni Paesi occidentali, stanno completando la manovra di accerchiamento che li vede avanzare dai 4 punti cardinali per convergere verso il centro della citta'.