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Sabato, 20 Aprile 2024
Birmania / Myanmar

Birmania, Unione Europea pronta a sospendere le sanzioni

Risposta positiva dei Pesi dell'Unione al processo di riforme iniziato in Birmania, e in giugno San Suu Kyi è attesa in Europa

Continua l’apertura diplomatica verso il Myanmar, dopo la vittoria nelle elezioni suppletive di un mese fa di Aung San Suu Kyi, politica e attivista birmana e premio Nobel per la Pace nel 1991. Alcuni diplomatici hanno confermato che l’Unione Europea sospenderà le proprie sanzioni contro la Birmania, in risposta ai significativi passi avanti fatti verso la democratizzazione del Paese. Rimarrà soltanto l’embrago di materiale militare, e i prossimi mesi serviranno per motirare lo stato delle riforme messe in atto in Birmania.


L’annuncio ufficiale della sospensione dovrebbe arrivare lunedì.  Già gli Stati Uniti e l’Australia avevano alleggerito le sanzioni contro il Myanmar, e il prossimo anno dovrebbe servire a “valutare la sostenibilità delle riforme”, come riferisce la Bbc.


Solo ieri un portavoce della leader birmana aveva annunciato che San Suu Kyi effettuerà un viaggio in Europa il prossimo giugno, il primo dopo 24 anni. Il premio Nobel per la Pace si recherà sicuramente in Gran Bretagna e in Norvegia, ma non è ecluso che tocchi anche altri Paesi.


Già alla fine del 2010 la giunta militare aveva promosso alcune misure, giudicate positivamente dai paesi occidentali, che portarono alla scarcerazione di centinaia di prigionieri politici, inclusa la stessa San Suu Kyi. Nonostante questo, nelle carceri birmane ci sono ancora molti attivisti, colpevoli di aver protestato contro il regime.  Anche se è innegabile che siano stati fatti alcuni significativi passi avanti, il processo di democratizzazione è solo all’inizio.
 

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