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Giovedì, 28 Marzo 2024
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New York sceglie il nuovo sindaco: favorito il democratico De Blasio

Con De Blasio, New York sarà ancora più italo-americana. Per la prima volta in assoluto ci saranno due personalità di origini italiane alla guida di una città e di uno stato cruciali come New York. Il probabile sindaco lavorerà al fianco del governatore Andrew Cuomo

New York sceglie oggi il suo nuovo primo cittadino. A guardare i sondaggi, sembrerebbe non esserci alcun dubbio. La città è pronta a cambiare faccia ancora una volta, diventando democratica, meno proibizionista e ancora più gay-friendly. Come? Attraverso l'elezione del candidato favorito, un italo-americano.

Dopo 12 anni di regno di Michael Bloomberg, la città che non dorme mai sceglierà Bill De Blasio come suo nuovo sindaco. Il repubblicano Joseph Lhota non sembra infatti avere margini di vittoria. Secondo l'ultimo sondaggio condotto da Wall Street Journal-Nbc, il 65% degli intervistati vuole infatti il democratico De Blasio come nuovo sindaco contro il 24% di Lhota.

I newyorchesi sembrano però orientati a scegliere un sindaco in qualche modo più "morbido" che sta dalla parte dei più bisognosi. Il programma di De Blasio è, infatti, molto chiaro: far pagare più tasse ai residenti che guadagnano più di 500 mila dollaro l'anno per finanziare gli asili nido e cambiare la legge sui salari minimi. Anche da rappresentante dei diritti dei cittadini nel distretto di Brooklyn, incarico che ricopre dal 2010, il candidato ha sempre difeso la cultura, i deboli e gli emarginati.

La stessa storia personale di De Blasio - 52 anni, newyorkese della lower class, origini bianche, italiane e tedesche - è un manifesto di eguaglianza e tolleranza multirazziale. De Blasio, nato sotto in nome di Warren Wilhelm, non ancora 20enne cambiò il cognome paterno con quello della madre, una De Blasio figlia di immigrati di Benevento, per superare i traumi subiti da un padre sempre assente e poi suicida. Il candidato più gettonato a sindaco di New York si è inoltre specializzato in politica e affari internazionali alla Columbia University. Ha distribuito cibo e medicinali durante la rivoluzione in Nicaragua, prima di essere eletto, nel 2002, membro della giunta comunale cittadina.

Se i sondaggi quindi non mentono, New York avrà dopo 20 anni un democratico alla guida di City Hall e per di più liberale. Bloomberg e Rudolph Giuliani erano repubblicani (soltanto in occasione del terzo mandato Bloomberg si è presentato come indipendente); i democratici David Dinkins, Ed Koch e Abe Beame mantennero sempre un'attitudine moderata; per trovare un primo cittadino liberale, bisogna risalire a John Lindsay, che governò dal 1966 al 1973 ma che apparteneva al partito repubblicano.

Con De Blasio, New York sarà ancora più italo-americana. Per la prima volta in assoluto ci saranno due personalità di origini italiane alla guida di una città e di uno stato cruciali come New York. Il probabile sindaco lavorerà al fianco del governatore Andrew Cuomo.

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