Brexit, già raccolte due milioni di firme: "Vogliamo un nuovo referendum"
Più di due milioni di firme in poche ore per la petizione on line che chiede la convocazione di un nuovo referendum sulla Brexit. Nicola Sturgeon, primo ministro scozzese, e Sadiq Khan, sindaco di Londra, mandano a Bruxelles messaggi chiari: non si considerano "out". Ma è una missione quasi impossibile
La petizione on line che chiede la convocazione di un nuovo referendum sulla Brexit dopo la vittoria del 'Leave', l'uscita dall'Ue, aveva raccolto intorno alle ore 20 inglesi (le 21 italiani) più di 2.200.000 firme.
Il popolo del 'Remain' dopo le prime ore di sbandamento si è ricompattato, guidato da Nicola Sturgeon-Sadiq Khan (rispettivamente "first minister" scozzese e sindaco di Londra). Mandano a Bruxelles messaggi chiari, non si considerano "out".
La petizione chiede che venga applicata la regola secondo cui se un referendum ha avuto un'affluenza inferiore al 75% e un risultato sotto il 60% di voti di approvazione, è possibile convocare una nuova consultazione sullo stesso quesito. Le petizioni inviate al governo e al parlamento che raccolgono almeno 100mila firme vanno automaticamente considerate per un dibattito parlamentare.
Il sito on line del parlamento britannico che permette di sottoscrivere la richiesta nel corso della giornata di sabato a un certo punto era andato in tilt a causa dei troppi accessi.
Il primo ministro scozzese ha convocato una riunione straordinaria del suo governo. Ai giornalisti ha detto che "l'opzione di un secondo referendum sull'indipendenza è già sul tavolo", come aveva annunciato subito dopo i risultati sulla Brexit: la lunga procedura per poter convocare un nuovo referendum è stata avviata.
Tuttavia è davvero improbabile che il governo decida di annullare il referendum e tenerne un altro. Infatti, se pur non vincolante, il risultato è l'espressione della volontà di 17 milioni e mezzo di cittadini britannici.
