Obama e Castro fanno la storia: "La guerra fredda è finita"
Al vertice di Panama primo incontro in oltre cinquant'anni tra un presidente degli Stati Uniti e un presidente cubano. Obama e Castro sono seduti uno accanto all'altro: "Pronti a discutere su tutto"
ROMA - Quella stretta di mano era attesa da anni e c'è stata ieri. Mai, in oltre cinquant'anni, si erano visti un presidente degli Stati Uniti e un presidente cubano seduti uno accanto all'altro per un faccia a faccia. E' accaduto al vertice delle Americhe di Panama. Ed è una pagina di storia che, c'è da augurarselo, mette fine a 55 anni di relazioni pericolose e tensioni diplomatiche. Mette fine a un braccio di ferro iniziato nel 1959, anno in cui Fidel Castro, Ernesto "Che" Guevara e un gruppetto di altri rivoluzionari presero il potere a L'Avana, rovesciando la dittatura di Fulgencio Batista, alleato fedele di Washington.
L'incontro è durato circa un'ora, e i due presidenti hanno discusso tra l'altro l'apertura delle rispettive ambasciate impegnandosi a scogliere questo nodo al più presto possibile. E' un ulteriore e inequivocabile segnale della svolta in corso tra i due Paesi, con Barack Obama e Raul Castro impegnati con convinzione a voltare pagina.
"La Guerra fredda è finita da tempo", ha detto il presidente Usa. "Siamo disposti a discutere di tutto ma c'è bisogno di pazienza, molta pazienza", ha risposto il presidente cubano Raul Castro nel faccia a faccia con Barack Obama. Raul Castro ha sottolineato che ci possono essere differenze "con rispetto delle idee altrui". Da parte sua il presidente degli Stati Uniti aggiunge: "Questo è ovviamente un incontro storico e vogliamo voltare pagina rispetto alle vecchie divisioni".
Castro, parlando in spagnolo, ha anche affermato di essere d'accordo con quanto detto da Obama prima di lui. Poi è tornato a sottolineare come nulla sia statico, "possiamo essere in disaccordo oggi su qualcosa su cui potremmo trovarci d'accordo domani". La storia tra Stati Uniti e Cuba è complicata, ha detto ancora Obama, sottolineando tuttavia che dopo cinquant'anni di politiche che non hanno funzionato "era tempo che tentassimo qualcosa di diverso". Adesso, ha aggiunto, "siamo nella posizione di poter cambiare strada verso il futuro". Col tempo "è possibile per noi voltare pagina e sviluppare un nuovo rapporto tra i nostri due Paesi".
Nel corso del summit, Obama ha anche promesso che prenderà "nei prossimi giorni" una decisione su Cuba riguardo alla lista Usa dei Paesi che sponsorizzano il terrorismo.
