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Venerdì, 19 Aprile 2024
Terrorismo

Obama: "Distruggeremo l'Isis, non c'è posto per loro"

Il presidente degli Stati Uniti da Kuala Lumpur: "Strapperemo la terra che hanno rubato, taglieremo i loro mezzi di finanziamento, strapperemo le loro reti, decapiteremo i loro vertici e alla fine li distruggeremo". E poi aggiunge: "Difenderemo la dignità di tutti i popoli, di tutte le persone". Sta per iniziare una settimana decisiva

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama in una conferenza stampa a Kuala Lumpur promette: "Distruggeremo l'Isis" sul campo di battaglia "senza rinunciare ai nostri valori, grazie alla nostra coalizione". 

STRATEGIA - "Dal momento che non riescono a combatterci sul campo - ha spiegato il presidente Usa - i terroristi cercano di instillare il terrore ma non riusciranno. Non inizieremo ad avere paura, non inizieremo a discriminare per la religione, noi dobbiamo rifiutare la loro ideologia, non siamo in guerra contro una religione, l'America non lo è ed è contraria a qualsiasi pregiudizio e qualsiasi discriminazione".

"UN MONDO DI PACE" - Non ci sono mezze misure nelle dichiarazioni di Obama da Kuala Lumpur: "Strapperemo la terra che loro hanno rubato, taglieremo i loro mezzi di finanziamento, strapperemo le loro reti, decapiteremo i loro vertici e alla fine li distruggeremo. Tutti faremo la nostra parte. Noi continueremo a guidare la coalizione, e allo stesso tempo stiamo rafforzando collaborazione con la Francia e altri Paesi partner. Difenderemo la dignità di tutti i popoli, di tutte le persone. In questo senso riusciremo a sconfiggerli

"Non c'è posto per un'ideologia come l'Isis all'interno del nostro mondo che vuole vivere in pace, in armonia e in sicurezza" afferma Obama.

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USA-RUSSIA - Il riavvicinamento tra Usa e Russia dettato dalle drammatiche circostanze sembra davvero essere in corso. Obama dice che i russi "devono adattare le loro priorità al momento. Come ho già detto 5 anni fa, la questione con Assad non è solo come tratta la sua gente, non è solo questione di diritti umani, dal punto di vista più pratico non è concepibile che Assad possa riguadagnare legittimità in un Paese in cui la maggior parte della popolazione non lo vuole. La guerra civile non si fermerà se Assad rimane lì dov'è. Si tratta di capire se possiamo dare il là a un progetto di transizione politica che possa riconoscere diritto di nuovo governo e portare al cessare il fuoco". Gli Usa non vogliono il caos. E se l'allontanamento di Assad "è inevitabile, tutti abbiamo tutti interesse a mantenere uno Stato siriano", conclude Obama.

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SETTIMANA DECISIVA - Dopo gli attacchi terroristici di Parigi, per i capi di stato sarà una settimana importante, con l'obiettivo di concordare azioni congiunte ed efficaci per sconfiggere l'Isis. Il presidente francese Francois Hollande incontrerà lunedì a Parigi il premier britannico David Cameron, per discutere di misure antiterrorismo e della Siria. Poi in settimana Hollande incontrerà proprio il presidente Usa Barack Obama, e anche la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente russo Vladimir Putin.

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