ROMA - Avrebbe dovuto essere un giorno di festa. Il più bello della loro vita insieme. Una vita iniziata e finita così, in pochi attimi. Follia a Terre Haute, piccola comunità dell'Indiana, Stati Uniti, dove un uomo - il cinquantaquattrenne George Samson - ha ucciso sua moglie Kelly Ecker appena finita la loro festa di nozze e poi si è tolto la vita.  

Gli ultimi invitati erano appena andati via dal ricevimento quando l'uomo ha impugnato la pistola e ha aperto il fuoco contro la sua sposa. Poi ha puntato la calibro 45 alle sue tempie e si è suicidato. 

Secondo la ricostruzione dei testimoni poco dopo la cerimonia di nozze tra i novelli sposi era nata un’accesa discussione. A rompere l'idillio d'amore sarebbe stato un presunto accordo prematrimoniale che i due avrebbero dovuto fermare. L'uomo avrebbe gridato davanti a tutti gli invitati: "Non metterai mai le mani sui miei soldi". L'atmosfera è diventata sempre più pesante, tanto che gli invitati hanno preferito lasciare il banchetto. 

"Non appena gli invitati se ne sono andati tutto è degenerato - ha spiegato il vice sceriffo ai media locali - Nella villa dove è avvenuta la tragedia si trovavano anche il figlio di dieci anni della sposa - avuto da un precedente matrimonio - e i genitori di Samson. Nessuno dei tre è stato ferito e sono stati scortati fuori dalla casa dagli agenti". 

La donna, prima di morire, aveva più volte provato a chiamare il 911 per chiedere aiuto. Ma quando gli agenti sono arrivati era già morta. Con ancora il vestito da sposa addosso.