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Giovedì, 25 Aprile 2024
Siria / Siria

Onu revoca invito all'Iran per conferenza di pace sulla Siria

L'opposizione siriana e gli Usa si erano opposti alla presenza di Teheran qualora non avesse sostenuto le conclusioni di Ginevra 1

Le Nazioni Unite hanno deciso di escludere l'Iran dalla conferenza di pace sulla Siria, al via domani in Svizzera, ritirando l'invito rivolto a Teheran a causa del suo rifiuto di sostenere la richiesta di dare vita a un governo di transizione, come deciso alla prima conferenza di pace del 2012. Lo ha annunciato il portavoce delle Nazioni Unite Martin Nesirky, sottolineando il disappunto del segretario generale Ban Ki-moon a fronte delle dichiarazioni dell'Iran contro le conclusioni di Ginevra 1.

L'invito era stato rivolto all'Iran meno di 24 ore prima, suscitando la protesta dell'opposizione siriana, che aveva minacciato di disertare i lavori della conferenza. Anche Washington aveva chiesto di ritirare l'offerta, qualora l'Iran non avesse sostenuto le conclusioni di Ginevra 1.

"Dal momento che (l'Iran) ha scelto di rimanere fuori da questo accordo, (Ban) ha deciso che la riunione di un giorno a Montreux si terrà senza la partecipazione dell'Iran", ha detto Nesirky.

L'Iran è il principale sostenitore del presidente siriano Bashar al Assad; solo poche ore prima della cancellazione dell'invito, l'inviato iraniano all'Onu Mohammad Khazaee aveva ribadito in un comunicato la posizione del suo governo contro le conclusioni di Ginevra 1: "L'Iran ha sempre sostenuto la ricerca di una soluzione politica a questa crisi. Tuttavia la Repubblica islamica dell'Iran non accetta alcuna precondizione alla sua partecipazione alla conferenza di Ginevra 2. Se la partecipazione dell'Iran è condizionata dall'accettazione di Ginevra 1, l'Iran non parteciperà a Ginevra 2".

LA REAZIONE DI TEHERAN

Le possibilità di trovare una soluzione pacifica al conflitto siriano in occasione della Conferenza internazionale di "Ginevra 2" "non sono così grandi" in assenza dell'Iran: lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi. "E' chiaro che una soluzione globale alla questione siriana non potrà essere trovata se tutte le parti influenti non sono coinvolte nel processo", ha spiegato Araghchi, ribadendo il rifiuto di Teheran di appoggiare un governo di transizione democratica in Siria come precondizione per la partecipazione al vertice.

La decisione di Ban appare peraltro inevitabile dato che l'opposizione siriana - che chiede a Teheran anche il ritiro di tutte el truppe presenti in territorio siriano - aveva minacciato di disertare la conferenza qualora l'invito all'Iran non fosse stato revocato.

IL DISAPPUNTO DI MOSCA

La Russia considera "un errore" la revoca decisa dall'Onu dell'invito all'Iran a partecipare alla conferenza internazionale: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. "Abbiamo sempre sottolineato che tutte le parti che hanno un'influenza sulla situazione avrebbero dovuto essere rappresentate", ha spiegato Lavrov nel corso della conferenza stampa annuale.

Il capo della diplomazia russa ha poi criticato il Segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, che ha spiegato di aver revocato l'invito perché Teheran non sosteneva la necessità di un governo di transizione espressa negli accordi di "Ginevra 1": "Coloro che hanno chiesto la revoca dell'invito all'Iran sono gli stessi che affermano che l'applicazione degli accordi deve portare ad un cambiamento di regime" in Siria.

Lavrov ha tuttavia concluso che la mancata presenza iraniana non costituisce una "catastrofe" per la conferenza: "Mi dispiace semplicemente perché tutta la vicenda non ha certo rafforzato l'autorità dell'Onu".

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