rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Mondo Francia

"Sostanze cancerogene nei Pampers": i risultati shock di una ricerca francese

Uno studio realizzato da un laboratorio indipendente rileva la presenza - seppure in quantità minima - di derivati del petrolio all'interno dei pannolini, sostanze utilizzate per rendere gli strati meno irritanti per la pelle dei piccoli ma che sono considerate tossiche dall'UE

I pannolini Pampers conterrebbero sostanze cancerogene. E' il risultato di una ricerca condotta da un laboratorio indipendente per conto di Love and Green, un'azienda che produce pannolini ecologiche, e l'ASEF (Association santé enrivonnement France), che ha destato scalpore in Francia. Negli strati di pannolini Pampers ci sarebbero sostanze cosidette IPA, ossia idrocarbuci policiclici aromatici, derivati del petrolio classificati come cangerogeni dall'Unione Europea. Il risultato dello studio è stato riportato sul quotidiano francese Le Parisien. Questi Ipa, per la precisione benzoantracene e crisene (definiti "petrolato" sulle confezioni ) sarebbero utilizzati per rendere i pannolini meno irritanti per la pelle sensibile dei bambini.

Come si legge però sul sito della Ue: "Le sostanze benzo (a) pirene, benzo (e) pirene, benzo (a) antracene, crisene, benzo (b) fluorantene, benzo (j) fluorantene, benzo (k) fluorantene e dibenzo (a, h) antracene, qui di seguito denominati 'idrocarburi policiclici aromatici (IPA)', sono classificate come cancerogene di categoria 1B, conformemente all'allegato VI del regolamento (CE) n.1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008 relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele".

Il livello di IPA presente nei pannolini è però molto basso, al di sotto dei minimi tollerati dall'Ue. Lo studio dell'Asef dimostra infatti che i Pampers contengono 0,2 mg/kg di IPA, laddove il limite europeo è di 0,5 mg/kg. Ludivine Ferrer, direttrice dell'Asef, lancia comunque un allarme dalle colonne de Le Parisien: a partire dalla nascita e fino a che non hanno compiuto almeno due o tre anni, queste sostanze ritenute tossiche si trovano "a contatto con le parti intime dei nostri bambini 23 ore e mezza su 24". Per Ferrer, gli IPa sono, "come parte di una catena di cause complesse", responsabili "dell'aumento nella popolazione di malattie croniche come il cancro o l'infertilità". La loro presenza, sia pure a livelli bassi di IPA, "è legale", conclude Ferrer, "ma lasciare anche la minima quantità di componenti pericolose è comunque moralmente troppo", "tanto più che gli industriali non sono obbligati ad aggiungere queste sostanze chimiche!".

Contattata da Le Parisien, Procter&Gamble - proprietaria di Pampers - "non è stata in grado di rispondere". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Sostanze cancerogene nei Pampers": i risultati shock di una ricerca francese

Today è in caricamento