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Martedì, 23 Aprile 2024
Il caso

Niente pena di morte per i marò: raggiunto un compromesso

La notizia è del quotidiano "The Indian Express", ma resta da appurare la fattibilità della soluzione escogitata

ROMA - La pena di morte per i marò sarebbe stata esclusa.

Dopo il nuovo rinvio di una settimana della decisione della Corte Suprema indiana sul caso dei due militari italiani, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, accusati di aver ucciso due pescatori nelle acque del Kerala nel febbraio 2012, fonti citate dal quotidiano "The Indian Express" parlano della possibilità concreta di un'esclusione della clausola che nella legge antiterrorismo indiana contempla la pena di morte.

La soluzione di compromesso sarebbe stata proposta dal procuratore generale Goolam Vahanvati. Il procuratore avrebbe ipotizzato che i due militari italiani, pur processati ai termini della legge antiterrorismo - Suppression of Unlawful Acts against Safety of Maritime Navigation Act (SUA)on Tuesday suggested a way out -, non incorrano nella specifica clausola che prevede la pena di morte.

La soluzione di compromesso consentirebbe di trovare una via di mezzo tra le contrapposte posizioni del ministero degli esteri indiano, contrario al ricorso al "Sua Act" e quello degli interni, invece favorevole. Resta da appaurare la fattibilità tecnico-giuridico di un simile "éscamotage".

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