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Giovedì, 28 Marzo 2024
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'Beccati' i politici inglesi: ogni giorno 160 tentativi di accedere a siti porno

Secondo i dati pubblicati dalla Press Association, tra giugno e ottobre 2017 ci sarebbero stati ben 24.473 i tentativi di accesso a siti porno da parte dei deputati britannici, che si sono subito giustificati: “Click involontari”

“Dirty deputies”, ossia “deputati sporcaccioni”, è il pensiero che aleggia nel Regno Unito dopo che la Press Association ha diffuso un dato allarmante sui dirigenti del Parlamento britannico: la rete informatica ha registrato tra giugno e ottobre 2017 ben 24.473 tentativi di accesso a siti porno, una media di 160 al giorno circa. I parlamentari si sono subito giustificati dicendo che si trattava di “click involontari”, visto che comunque il sistema informatico del Parlamento blocca l'accesso a tutti quei siti che propongono materiale pornografico.

I dati di Press Association arrivano da una richiesta formale effettuata grazie alla legge sulla libertà d'informazione promulgata 17 anni fa, nel 2000. Un'inchiesta che arriva dopo diversi scandali che hanno coinvolto il mondo della politica britannica, che tra molestie sessuali e immagini pedopornografiche aveva visto 'saltare' diverse poltrone, tra cui Damian Green, ormai ex braccio destro della premier Theresa May. Va comunque evidenziato che il numero di tentativi di accesso a siti hard dal Parlamentare del Regno Unito è diminuito nel corso del tempo: nel 2015 erano stati 113mila e l'anno 230mila. 

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