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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Nizza, accuse al governo: "Pressioni per mentire sulla presenza della polizia in strada"

La responsabile del centro di supervisione urbana di Nizza ha denunciato di aver subito pressioni da parte del ministero dell'interno per indicare la presenza, non rilevata dalle immagini, della polizia nazionale sulla Promenade. Cazeneuve replica: "Diffamazione"

Piovono nuove accuse contro il governo francese dopo la strage di Nizza del 14 luglio. La responsabile del centro di supervisione urbana della città, Sandra Bertin, ha denunciato di aver subito pressioni da parte del ministero dell'Interno affinché indiccasse in un rapporto sull'attentato la presenza della polizia nazionale, nonostante questa non fosse stata rilevata dai video di sorveglianza.

In un'intervista esclusiva a Le Journal du Dimanche, Bertin ha dichiarato: "Ho subito insistenze per un'ora, mi è stato ordinato di indicare le posizioni specifiche della polizia nazionale, che io negli schermi non ho visto". Sostiene inoltre che, il giorno dopo la strage, le è stato chiesto "un rapporto in cui segnalare i punti di presenza della polizia municipale, le barriere, e di precisare bene che si vedeva anche la polizia nazionale in due punti".

La risposta è stata netta: "Non avrei scritto ciò che non avevo visto". Bertin ha poi spiegato: "Possibile che la polizia nazionale fosse là, ma non compariva nei video. Allora questa persona mi ha chiesto di mandare per mail una versione modificabile del rapporto, per non dover riscrivere tutto". In una nota, il ministro dell'interno Bernard Cazaneuve, ha respinto quelle che definisce "gravi accuse" e annuncia una querela per "diffamazione".

Attentato a Nizza, le prime immagini da Twitter

Non si placa quindi il clima infuocato in Francia dopo l'attentato. A pochi giorni dalla strage, il quotidiano Liberation aveva segnalato la presenza di soli vigili urbani nel primo posto di blocco sulla Promenade des Anglais, innestando subito aspre polemiche, rinfocolate poi dalla richiesta ai responsabili della videosorveglianza di Nizza da parte delle autorità antiterrorismo di cancellare le 24 ore di girato nel giorno della strage, per evitare "la diffusione incontrollata di immagini". 

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