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Venerdì, 29 Marzo 2024
Presidenziali francesi / Francia

Presidenziali francesi, domani il voto per il primo turno

Gli ultimi sondaggi, il silenzio elettorale, il pericolo dell'astensione e i colpi di scena della campagna 2012

"Les jeux sont faits", come direbbero i francesi. La campagna elettorale è terminata ieri a mezzanotte e fino alle ore di 20 di domani, quando verranno chiusi i seggi e resi noti i risultati, i 10 candidati che si sfidano al primo turno non potranno in nessun modo fare propaganda elettorale. Gli aspiranti alla presidenza non potranno rivolgersi ai propri elettori neanche tramite Facebook e Twitter.


Dei limiti sono stati posti anche alla stampa e ai media, che non potranno diffondere i risultati dello scrutinio prima delle ore 20 di domenica. Lo stesso vale anche per i siti internet e i blog, pena una multa di 75mila euro, anche se il quotidiano Liberation ha già annunciato che non terrà conto di questa limitazione, rivendicando il diritto a pubblicare delle prime stime sul proprio sito Internet già alle 18 e mezzo di domani.


Secondo i sondaggi, sembra scontato che a superare l’elezione del primo turno saranno il socialista François Hollande e il presidente uscente Nicolas Sarkozy dell’Ump, che poi si sfideranno al ballottaggio il 6 maggio. Nonostante questo, non si può certo dire che nell’ultimo anno non siano mancati i colpi di scena.


Il caso Dsk – Il 15 maggio 2011 Dominique Strauss-Kahn, da molti visto come il candidato naturale dei socalisti e l’unico in grado di poter tenere testa a Sarkozy, viene arrestato dalla polizia di New York con l’accusa di aver violentato una cameriera in un hotel della città, come ricorda il quotidiano Le Figaro. Anche se poi le accuse contro di lui cadranno, e alcuni arriveranno a pensare a un complotto messo in atto dell’Ump per eliminare politicamente l’ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, alle primarie socialiste viene scelto François Hollande.


Il terzo posto: scontro tra Fonte della Sinistra e il Fronte Nazionale -  E’ Jean-Luc Mélenchon, il candidato del Front de Gauche, colui che ha saputo guadagnare terreno alla sinistra di Hollande. Partito in sordina con il 5% delle intenzioni di voto, negli ultimi sondaggi si è saputo porre in terza-quarta posizione, testa a testa con la candidata di estresa destra, Marine Le Pen, che oscilla tra il 14% e il 17% dei voti. Se, come sembra, saranno Hollande a Sarkozy a presentarsi al ballottaggio, potrebbero essere propri i voti dei due ‘Fronti’ a fare la differenza. Mélenchon ha già dichiarato che se non dovesse riuscire a presentarsi il 6 maggio esorterà i propri elettori a votare a sinistra, mentre la Le Pen non ha dato nessuna indicazione. La candidata dell’estrema destra del Fronte Nazionale fatto propri i temi della sicurezza, in particolare dopo la strage di Tolosa, quando il 19 marzo un francese di origini algerine, che aveva già freddato 3 poliziotti, uccise tre bambini e un insegnante mentre si trovavano in una scuola ebraica. La Le Pen ha fortemente criticato la politica di Sarkozy in materia di immigrazione e di politica estera, puntando il dito contro l’Euro e proponendo l’uscita dall’Unione.


Astensione - Di fronte alla crisi economica, ai problemi di sicurezza e a programmi elettorali che non convincono la popolazione, è proprio l’astensione uno dei maggiori rischi di queste elezioni del 2012, come spiega Le Figaro. Se nel 2007 c’era stato un record di partecipazione, tanto che 8 francesi su 10 si erano recati alle urne, quest anno sembra che tra il 22% e il 30% degli elettori non voteranno. Rischia quindi di ripresentarsi il caso del 2002, quando l’astensione arrivò al livello recordo del 28,4%, portando al ballottaggio Jacques Chirac e Jean-Marie Le Pen, leader del Fronte Nazionale e padre dell’attuale candidata per il partito di estrema destra.
 

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