Come i sondaggi avevano previsto, al ballottaggio del 6 maggio si presenteranno François Hollande e il presidente uscente Nicolas Sarkozy, avendo ottenuto rispettivamente il 28,5% e il 27,1% dei voti. La grande sorpresa è stata però Marine Le Pen, che è riuscita ad avere il 18,2% delel preferenze, mentre ha raccolto un risultato al di sotto delle aspettative Jean-Luc Mélenchon, votato dall’11,1% di coloro che si sono recati alle urne. Gli astenuti sono stati il 19,4%.

Il candidato socialista, uscendo dal proprio quartier generale poco prima delle quattro di mattina, si è detto “onorato” del proprio risultato, che ha attribuito ad una campagna caratterizzata dalla “costanza e dalla coerenza”, come riporta il quotidiano Liberation. Ma già verso le 21 di ieri sera, quando ormai i risultati davano per certa la vittoria di Hollande, il candidato socialista si era rivolto ai propri sostenitori parlando da Tulle, in Correze. “Grazie al voto dei francesi, io divento il candidato di tutti coloro che vogliono chiudere una pagina e aprirne un’altra”, ha dichiarato, facendo appello ad un’unione “il più grande possibile” intorno a lui, come riporta Le Figaro.

La vera sorpresa è stato però il risultato del Fronte Nazionale: Marine Le Pen è riuscita a conquistare più voti di quanti ne prese il padre nel 2002, quando Jean-Marie si presentò al ballottaggio contro Jacques Chirac. Saranno infatti proprio i voti dell’estrema destra, della sinistra di Mélenchon e di Bayrou a fare la differenza nel secondo turno. La campagna elettorare non è finita, e in queste due settimane i candidati del Ps e dell’Ump dovranno cercare di ottenere i voti degli indecisi.

Marine Le Pen non ha dato indicazioni di voto ai suoi sostenitori, ma Sarkozy si è rivolto proprio all’elettorato del Fn. Il presidente uscente ha infatti detto di comprendere i loro timori e, parlando ieri sera ai propri militanti riunititi alla Mutualité, ha chiamato in causa temi quali la difesa delle frontiere, la sicurezza e l’amore per la nazione.  

Secondo un sondaggio pubblicato da Le Monde, ben il 60% degli elettori della Le Pen sarebbe pronto a votare per Sarkozy al secondo turno. Solo il 18% degli elettori del Front National darebbe il proprio voto ai socialisti, mentre il 22% preferirebbe astenersi. Di coloro che hanno votato per François Bayrou, che nel primo turno ha ottenuto il 9,1% delle preferenze, un terzo voterebbe per Hollande (33%), un altro terzo per Sarkozy (32%) e il 35% non si recherebbe proprio alle urne. Più chiara è l’intenzione di voto di coloro che hanno scelto Mélenchon: il candidato del Front de Gauche ha infatti esortato i propri elettori a “mobilitarsi per battere Nicolas Sarkozy”, e l’86% dei suoi sostenitori è pronto a muoversi compatto per la vittoria di Hollande, mentre l’11% preferirebbe astenersi. Rimane infine un 1% che voterebbe per Sarkozy. Secondo questo sondaggio, il 6 maggio Hollande potrebbe diventare il prossimo presidente francese, con il 54% dei voti contro il 46% di Sarkozy.

Altri due sondaggi, pubblicati sempre su Le Monde, danno vincente Hollande, ma molte cose possono succedere questa settimana. A differenza di Melénchon, Marine Le Pen non ha dato indicazioni di voto ai propri sostenitori, mentre Bayrou ha detto che prima di esprimersi parlerà ai due candidati, per conoscere le loro posizioni su alcuni temi che stanno a cuore ai centristi.

Date queste premesse, le prossime due settimane saranno particolarmente intense sia per il candidato socialista che per Sarkozy. Rimane il fatto che se Hollande dovesse vincere sarebbe il primo presidente di sinistra a salire all'Eliseo dal 1995, data della fine del mandato di François Mitterand.