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Giovedì, 25 Aprile 2024
PRESIDENZIALI USA / Stati Uniti d'America

Presidenziali Usa, i repubblicani approvano un emendamento anti-abortista

No all'interruzione di gravidanza anche in caso di stupro o incesto. Immediata la risposta dei democratici: "Le donne americane sanno che Romney e Ryan sono la scelta sbagliata"

Il tema dell'aborto continua a entrare prepotentemente nella campagna elettorale statunitense. Dopo la gaffe di Todd Akin, il candidato conservatore al Senato, secondo il quale uno “stupro legittimo” difficilmente sarebbe in grado di portare ad una gravidanza, i repubblicani hanno adottato un emendamento fortemente anti-abortista, che non consentirebbe alle donne incinte di interrompere la gravidanza neanche in caso di stupro o di incesto

“I bimbi non ancora nati detengono il fondamentale diritto alla vita, che non può essere infranto”, hanno spiegato i conservatori, come scrive il New York Times. “Fedeli alle evidenti verità sancite nella Dichiarazione di Indipendeza, ribadiamo la santità della vita umana”. 

La decisione sarà resa ufficiale durante la convention di Tampa, in programma per la prossima settimana, ma la decisione sta già facendo discutere. “Le donne statunitensi sanno che Mitt Romney, Paul Ryan e il partito che guidano rappresentano la scelta sbagliata per le donne e per le loro famiglie” hanno commentato i democratici in un comunicato ufficiale. 

No alla ricerca sulle staminali - La convention di Tampa sarà anche l'occasione per i repubblicani per chiedere al governo di “non finanziare o sostenere un'assistenza sanitaria che preveda una copertura dell'aborto”, oltre che per ribadire la propria contrarietà all'utilizzo delle cellule staminali nella ricerca scientifica. Questa posizione è simile a quella adottata dai conservatori anche nelle convention del 2000, 2004 e 2008, come ricorda la Cnn

L'appoggio delle associazioni pro-life - Già scegliendo Paul Ryan come suo braccio destro, Mitt Romney, candidato repubblicano alla presidenza, aveva ottenuto l'appoggio delle associazioni anti-abortiste. “Scegliendo il deputato Ryan come suo vice, il governatore Romney ha dimostrato il suo impegno nella difesa delle donne americane e dei bambini non ancora nati” aveva detto Marjorie Dannenfelser, presidente della Susan B. Anthony List, una delle maggiori organizzazioni pro-life statunitensi.

L'associazione aveva deciso di organizzare un vero e proprio tour in 30 città, per sensibilizzare la popolazione sulle tematiche dell'aborto e per lanciare un duro attacco al presidente Obama, che con la riforma sanitaria del 2010 ha aumentato i finanziamenti per la pianificazione familiare ed ha permesso di utilizzare i fondi federali anche in casi di aborto.

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