Presidenziali Usa, allarme uragano, slitta convention repubblicana
Romney dovrà attendere fino a domani per vedere ufficializzata la propria candidatura. A Tampa sono attese tra le 50mila e le 70mila persone
Mitt Romney dovrà aspettare ancora un giorno per poter vedere ufficializzata la propria candidatura nella corsa alla Casa Bianca. Anche se Isaac potrebbe rimanere una tempesta tropicale senza diventare un uragano, i repubblicani hanno comunque deciso di rimandare a domani l'apertura della convention di Tampa, in Florida, dove sono attese tra le 50mila e le 70mila persone.
Non è la prima volta che un uragano mette i bastoni tra le ruote ai repubblicani. Anche nel 2008 l'allora candidato alla Casa Bianca, il governatore John McCain, vide slittare la convention di Minneapolis di un giorno proprio per lo stesso motivo. Una serata in meno non metterebbe quindi a repentaglio la kermesse anche se, proprio secondo l'ex sfidante di Barack Obama, perdere altro tempo “potrebbe essere dannoso”.
“Stiamo monitorando la situazione e risponderemo di conseguenza” ha commentato Kyle Downey, portavoce dei repubblicani. Sono molti coloro che sono stati chiamati a partecipare alla convention. I momenti più attesi rimangono l'intervento di Ann Romney, previsto per domani, e quello del candidato repubblicano, in programma per giovedì, ultimo giorno della convention.
Romney dovrà usare la vetrina di Tampa per cercare di conquistare gli indecisi. Come mostra il sondaggio pubblicato sul sito della Cnn, Obama continua ad essere visto come il candidato più vicino ai problemi della gente, almeno secondo il 53% degli intervistati. “L'opinione pubblica dà ad Obama un grande vantaggio su Romney (su questo tema, ndr)” ha confermato Keating Holland, direttore dei sondaggi dell'emittente statunitense.
Gli elettori ammirano il candidato repubblicano per le sue competenze in ambito economico, elemento che si è dimostrato essere il suo punto di forza. “La sfida che Romney dovrà affrontare alla convention è quella di riuscire a confermare la sua forza manageriale e, allo stesso tempo, convincere l'americano medio di essere vicino ai suoi problemi” ha spiegato Holland. “L'aspetto umano di Obama al momento sta mettendo in ombra Romney”.
Dopo che il viaggio in Europa del mese scorso ha mostrato le debolezze di Romney nelle questioni di politica estera, la sfida dell'ex governatore del Massachusetts sarà quindi proprio quella di dimostrare agli americani di essere in grado di poter guidare la rinascita economica del Paese, cercando però di darsi un “volto umano”, che lo metta in contatto con i cittadini statunitensi della classe media.
