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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Turismo e degrado nel quartiere a luci rosse, Amsterdam pensa a un solo grande "albergo"

Sul tavolo diversi scenari per alleggerire il peso del turismo di massa nel quartiere della città vecchia e tutelare le prostitute che vi lavorano, spesso oggetto di molestie. L'ipotesi più probabile è un grande hotel o un "centro erotico" lontano dal Wallen

Giro di vite per il popolare quartiere a luci rosse di Amsterdam. Contro le orde di turisti che affollano le stradine della zona, creando degrado e mettendo a rischio le stesse operatrici, la soluzione potrebbe essere spostare gran parte dell'industria del sesso in un grande albergo o in un "centro erotico", per alleggerire l'impatto del "turismo di massa" e tutelare maggiormente le lavoratrici del settore che operano nel Wallen, il quartiere a luci rosse situato nella parte più antica della città dove si trovano le stanze affittate dalle prostitute, sexy shop e teatri per spettacoli erotici, spesso invaso da orde di turisti rumorosi, molesti e ubriachi, e da tour guidati (che recentemente sono stati banditi a partire da aprile).

La sindaca Femke Halsema aveva già annunciato lo scorso luglio l'intenzione di allontanare la prostituzione del centro storico. "I problemi non sono causati dalle prostitute. Sono diventate un'attrazione turistica che richiama un gran numero di persone che vengono qui anche per farsi un selfie. È umiliante per le persone che lavorano lì, non è più sopportabile", aveva detto, denunciando come le prostitute venissero spesso molestate, derise o fotografate dai turisti.

Un grande "centro erotico" al posto del quartiere a luci rosse di Amsterdam?

Secondo quanto riporta il sito Dutch News, sul tavolo ci sono cinque possibili scenari. Le autorità sostengono che la creazione di un hotel o di un "centro erotico" sarebbe la soluzione migliore, per tutelare le lavoratrici ma al tempo stesso non scoraggiare il turismo, spostandone la pressione dal quartiere a luci rosse. Il complesso dovrebbe trovare spazio in un'area sufficientemente distante dal Wallen ma non troppo fuori mano, magari vicino alla metropolitana. Le stanze potrebbero tutte affacciarsi su una sorta di piazza interna, coperta da una grande vetrata. E potrebbero esserci anche nightclub, ristoranti e teatri erotici. Il progetto cita esplicitamente come esempio quanto realizzato a Colonia negli anni settanta. Allora le autorità municipali tedesche riuscirono ad allontanare la prostituzione dalla città vecchia, vicino alla famosa cattedrale, costruendo un edificio multipiano per gli operatori del sesso.

Le reazioni alla proposta

La proposta, che sarà discussa il prossimo mese in Comune, ha avuto reazioni tutto sommato positive, scrive Dutch News, anche se non sono mancati rilievi critici. Pur apprezzando lo sforzo fatto dalla sindaca per avviare la discussione, il possibile impatto positivo sul quartiere a luci rosse di questa proposta è ancora troppo "vago", secondo un esponente del VVD, il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia di stampo liberale conservatore.

Il progetto non pare aver incontrato però il favore della maggior parte delle prostitute che operano nel quartiere a luci rosse, intenzionate a restare lì. "Ci sentiamo sicure nel Wallen e non vogliamo andare a lavorare in un hotel", è il commento di Felicia Anna, una delle componenti del gruppo Red Light United, che raccoglie un centinaio di operatrici che lavorano nel quartiere a luci rosse di Amsterdam.

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