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Giovedì, 25 Aprile 2024
Isis

Salman, l'eroe di Novara morto per combattere l’Isis

In Italia aveva trovato tutto, ma il suo sogno era ridare dignità al suo popolo, quello curdo, minacciato dall'avanzata dell'Isis. "Combatto perché la mia famiglia possa scrivere nella propria lingua"

In Italia aveva trovato tutto, ma l’orgoglio per le proprie radici è stato più forte: Salman Talan, un ragazzo curdo di Novara, è morto sul campo di battaglia dopo essere stato colpito da un cecchino sul monte Sinjar, in Iraq. Il suo sogno era ridare dignità al suo popolo, quello curdo, oppresso da decenni e ora minacciato dall’avanzata dell’Isis.

Come riporta La Stampa il 24enne Salam era tutto lavoro, famiglia e amici. Il fratello lo descrive come una persona sensibile sempre pronto ad aiutare i più deboli. Ma negli ultimi mesi per lui esisteva solo la causa curda. Finché nel gennaio del 2014 ha acquistato un biglietto aereo di sola andata per la Turchia. Da lì ha raggiunto Kandil, una zona montuosa nel Nord dell’Iraq, spostandosi poi in Siria per fermare l’avanzata dell’Isis.

Ai sui familiari ha lasciato solo un biglietto: "Nessuno mi ha obbligato. Vado a combattere contro l’Isis perché la mia famiglia possa scrivere nella sua lingua".

Per un anno nessuno ha più saputo nulla di lui. Poi, alla fine di gennaio, ai familiari è arrivata la notizia della sua morte. Il proiettile esploso da un cecchino sul monte Sinjar gli ha trapassato la testa. Dopo un viaggio di un migliaio di km il corpo senza vita di Salman è stato riportato in Turchia, a Pazarcik, sua città natale, dove si sono celebrati i funerali. 

Curde e Curdi festeggiano la liberazione di Kobane | Foto da Twitter

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