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Venerdì, 29 Marzo 2024
Referendum Scozia

Referendum in Scozia, vince il no: il Regno resta Unito

La Scozia resta un "affare" di sua Maestà Regina Elisabetta. Confermati i sondaggi della vigilia: vince il no all'indipendenza con il 55% dei voti. Ma la strada verso la devolution è aperta

ROMA - Tanto "casino" per un no. La Scozia ha detto "no" all'indipendenza dalla Gran Bretagna. E il risultato del referendum che poteva riscrivere la storia scozzese è stato più netto delle previsioni, con il 55% dei voti contrari e il 45% a favore. 

"Con trenta circoscrizioni su trentadue il fronte del no ha raccolto 1.877.252 voti, mentre quello del sì ha ottenuto 1.512.688 voti", ha indicato la Bbc poco dopo le sette di venerdì mattina. 

Solo quattro circoscrizioni su trentadue hanno detto sì all'indipendenza: ad Edimburgo, capitale della Scozia, il no ha vinto con ampio margine, oltre il 61% di no e il 39% di sì. A Glasgow, maggiore città della Scozia, il sì all'indipendenza ha vinto con il 53,49% dei voti. Bassa l'affluenza rispetto alla media, pari al 75%, con quella totale che si è attestata attorno all'84%. 

La roccaforte dei Sì, come previsto, è stata Dundee, soprannominata dal First Minister scozzese Alex Salmond, la 'Yes City': il sì ha vinto con il 57,35% dei voti. Successo del Sì anche a West Dunbartonshire, con il 53,96%. Ma evidentemente non è bastato. 

Per la gioia del primo ministro inglese, David Cameron, che ha esultato da Downing Street: "Il popolo di Scozia si è espresso e abbiamo un risultato chiaro. Hanno voluto tenere unite le quattro nazioni del nostro paese e, come milioni di altre persone, io ne sono lieto".

Il premier conservatore britannico, dopo avere ringraziato entrambi i fronti per una "campagna molto ben combattuta" ha auspicato: "E' tempo che il Regno Unito si riunisca e vada avanti". Quindi Cameron è arrivato al punto chiave: "Ci siamo espressi sulla devolution e la faremo nel prossimo parlamento", poi ha aggiunto: "Assicureremo che quegli impegni vengano onorati pienamente".

Più o meno quello che ha chiesto Alex Salmond, il coriaceo leader dell'indipendentismo scozzese e promotore del referendum, che ha ammesso la sconfitta e ha ringraziato tutti gli scozzesi che hanno votato per il sì. "Accetto il verdetto del popolo - ha commentato a caldo il primo ministro - e invito la Scozia ad accettare la volontà democratica del popolo scozzese". 

"La gente di Scozia ha scelto l'unità sulla divisione", ha esultato Alistair Darling, leader della campagna del 'no' Better Together, nel suo primo intervento dopo il risultato. "Gli scozzesi hanno riaffermato i legami che li uniscono agli inglesi. Facciamo in modo che non si rompano più", ha aggiunto. Per Darling ha vinto alla fine il "buon senso" degli scozzesi, che hanno deciso che l'indipendenza era troppo rischiosa. E la Regina, sua Maestà, ringrazia sentitamente. 

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