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Sabato, 20 Aprile 2024
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Sanità Usa, la riforma di Obama al vaglio della Corte Suprema

I nove giudici della Corte Suprema dovranno giudicare la costituzionalità della nuova riforma. Intanto Mitt Romney attacca la legge, già diventata terreno di scontro tra repubblicani e democratici in vista dell'Election Day del 6 novembre


La riforma sanitaria, fortemente voluta dal presidente statunitense Barack Obama, è al vaglio della Corte Suprema americana. I nove giudici, cinque repubblicani e quattro democratici, avranno tre giorni per analizzare la legge, già oggetto di dibattiti e convegni in tutto il Paese, e dovranno pronunciarsi sulla sua costituzionalità. La nuova misura, che era stata uno dei cavalli di battaglia di Obama nella precendente campagna elettorale, diventa quindi il terreno di scontro tra democratici e repubblicani in vista delle prossime elezioni presidenziali del 6 novembre.  Solo pochi giorni fa il candidato repubblicano Mitt Romney, che in molti vedono come il vero sfidante di Obama, aveva definito la riforma sanitaria “un disastro economico”.

Questa nuova misura, che vorrebbe garantire un’assicurazione medica a quei 30 milioni di americani (il 10% della popolazione) che ne sono sprovvisti, sta dividendo l’opinione pubblica. I rappresentanti di 26 stati americani si sono rivolti all’avvocato Paul Clement, già consigliere legale dell’ex presidente George W. Bush, per protestare contro la riforma sanitaria di Obama e per richiederne l’annullamento. Secondo alcuni cittadini la riforma sanitaria sarebbe incostituzionale in quanto obbligherebbe ogni cittadino americano a sottoscrivere un’assicurazione sanitaria entro il 2014. Di parere contrario è invece David Plouffe, alto consigliere della Casa Bianca, che giusto domenica parlando alla Cnn aveva sottolineato l'importanza di questa legge.
 

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