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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Immigrazione

Ventimila rifugiati l'anno: l'Ue si prepara all'accoglienza

La notizia riportata dal Wall Street Journal che cita la bozza di un documento dell'agenda europea sulla migrazione che sarà presentato mercoledì. Prevista l'approvazione del "programma di redistribuzione automatica" dei migranti in arrivo sulle coste dell'Europa del Sud

ROMA - La bozza dell'agenda europea sulla migrazione, che verrà presentata mercoledì prossimo, prevede un piano di accoglienza per ventimila rifugiati l'anno oltre a un programma di redistribuzione automatica dei migranti in arrivo sulle coste dell'Europa del Sud. Stando al testo pubblicato dal Wall Street Journal, in attesa della riunione dei capi di gabinetto per definire il documento che finirà poi davanti ai commissari europei, il piano prevede di accettare la richiesta dell'Onu di accogliere fino ventimila rifugiati presenti in campi situati fuori dal territorio europeo, quali quelli in Turchia e in Libano, garantendo un finanziamento di 50 milioni di euro per il biennio 2015-2016.

ITALIA, MALTA E GRECIA - Se i governi degli Stati membri accetteranno di accogliere i rifugiati presenti fuori dall'Ue, la stessa formula di redistribuzione, ancora da definire, potrebbe essere adottata per i migranti che si trovano già in Italia, Malta e Grecia. "Dobbiamo iniziare da qualche parte - ha detto al Wsj un diplomatico europeo - arrivare a un accordo sui rifugiati presenti fuori dall'Ue potrebbe essere più semplice, perchè sono quelli che hanno più bisogno". 

MISURE D'EMERGENZA - Con il crescente numero di arrivi sulla coste meridionali dell'Europa, la commissione proporrà quindi entro la fine di maggio l'adozione di misure di emergenza, comprendenti "un meccanismo di distribuzione delle persone con evidente necessità di protezione internazionale per garantire una partecipazione giusta ed equilibrata di tutti gli Stati Membri a questo sforzo comune". Entro la fine dell'anno si dovrebbe quindi arrivare a un sistema obbligatorio e automatico di trasferimento nei Paesi europei dei migranti.

ROMA: PROTESTA RIFUGIATI CENTRO ACCOGLIENZA | Foto da Infophoto

LA BOZZA - Nella bozza è prevista anche l'apertura in Niger, entro la fine dell'anno, di un centro gestito dall'Organizzazione mondiale delle migrazioni (Oim) e dall'Onu per identificare i richiedenti asilo, informare i migranti sui rischi della traversata nel deserto e nel Mediterraneo e assistere i migranti a cui non viene riconosciuto asilo nel loro rientro nei rispettivi Paesi di origine. La Commissione prevede inoltre il dispiegamento di personale europeo nei Paesi del Sud per le operazioni di registrazione e identificazione dei migranti e lo stanziamento di altri 60 milioni di euro "per sostenere il sistema di accoglienza e di assistenza medica degli Stati membri particolarmente sotto pressione".

Migranti, in piazza dopo la strage: "Stop al genocidio" | Foto di Selene Cilluffo

MOGHERINI A NEW YORK - Con l'intervento del capo della diplomazia europea, Federica Mogherini ha parlato oggi al Palazzo di Vetro a New York per convincere i 15 stati membri del Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla necessità di una rapida approvazione del piano Ue di contrasto al traffico di essere umani nel Mediterraneo: "Quella che stiamo vivendo è una situazione senza precedenti per cui serve una risposta eccezionale, immediata e coordinata" ha affermato l'Alto rappresentante per la politica Estera e di Sicurezza europea, illustrando all'Onu il piano d'azione dell'Europa, nei suoi quattro punti principali: aiuti ai paesi di origine e di transito dei migranti, controlli alle frontiere in Libia e nei paesi confinanti, una serie di missioni contro i trafficanti di esseri umani e gli scafisti e infine la suddivisione dei profughi attraverso un meccanismo di quote tra i Paesi dell'Unione. "L'Unione europea è pronta a fare la propria parte, assumersi le proprie responsabilità, anche se non è sempre stato così, lo riconosco. Abbiamo fatto molto, faremo molto, ma non lo faremo da soli. Non solo è un'emergenza umanitaria, ma anche una crisi di sicurezza. E noi siamo qui per agire e per agire subito. Per noi è un dovere morale".

L'Unione europea, dalle parole di Mogherini, è orientata verso una nuova accoglienza: "Migranti e profughi non saranno mandati indietro. Voglio essere chiara su questo. La Convenzione di Ginevra sarà pienamente rispettata perché la priorità è salvare vite". Adesso c'è da comprendere se l'Italia sarà capace di far approvare la risoluzione Onu che prevede anche l'uso della forza per fermare gli scafisti. Il testo fornirà una cornice legale alle azioni decise dall'Ue. Per essere approvato ha bisogno di almeno 9 voti favorevoli e nessun veto. La diplomazia italiana è da giorni al lavoro con le cancellerie europee, e non solo, per ottenere il più ampio consenso possibile sulla bozza.

L'USO DELLA FORZA - Gran Bretagna e Francia hanno dato parere favorevole, così come la Lituania e la Spagna. Nessuna obiezione è stata mossa neppure dai tre Paesi africani del Consiglio, Ciad, Angola e Nigeria. Meno scontato il sostegno di Stati Uniti, Cina e Russia, che hanno riconosciuto l'enormità del problema dei migranti, ma al momento non si sono spinti oltre. Mosca, la più critica nei confronti di una risoluzione che implica l'uso della forza, ha fatto sapere che potrebbe approvare solo un testo che non preveda l'uso di mezzi aerei e stabilisca un confine preciso alle operazioni, ovvero le acque territoriali libiche, con esclusione delle coste. Sulla bozza, dunque, ci sarebbe ancora da lavorare. Quella che circola in questo momento a New York prevede "l'uso di tutti i mezzi per distruggere il modello di business dei trafficanti di esseri umani". Dunque, la possibilità di utilizzare anche gli aerei, come d'altra parte previsto pure dall'articolo 42 del capitolo 7 della Carta Onu ("Se il Consiglio Onu ritiene che le misure previste nell'articolo 41 siano inadeguate o si siano dimostrate inadeguate, esso può intraprendere, con forze aeree, navali o terrestri, ogni azione che sia necessaria per mantenere o ristabilire la pace e la sicurezza internazionale"). 

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