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Martedì, 16 Aprile 2024
Mondo Regno Unito

Elezioni Regno Unito, conservatori a valanga: è (quasi) Brexit

Maggioranza schiacciante per i conservatori alla prossima Camera dei Comuni. Ora il piano di "sigillare" la Brexit e portare formalmente il Regno Unito fuori dall'Unione europea il 31 gennaio, quando scade la proroga, è più concreto che mai. Mandato forte per Johnson

Un trionfo per Boris Johnson alle elezioni britanniche: maggioranza schiacciante per i conservatori alla prossima Camera dei Comuni. Ora il piano di "sigillare" la Brexit e portare formalmente il Regno Unito fuori dall'Unione europea il 31 gennaio (data di scadenza della proroga concessa da Bruxelles) è più concreto che mai. I laburisti perdono terreno, un tracollo inatteso, almeno nelle proporzioni: sono stati sconfitti persino in alcuni storici collegi minerari in mano alla sinistra sin dal 1950.

Chi ha vinto le elezioni?

I conservatori di Boris Johnson per restare al governo avevano bisogno della maggioranza assoluta (almeno 326 seggi), visto che per loro allearsi con qualsiasi altro partito sarebbe stato molto difficile. La soglia è stata ampiamente superata, i Tories hanno ottenuto almeno 364 seggi. Laburisti a quota 203. A spoglio pressoché ultimato, un risultato chiarissimo.

L'unica forza chiaramente anti-Brexit che non è andata male in questa tornata elettorale è quella secessionista che domina in Scozia, lo Scottish National Party (48 seggi). Farage irrilevante. Non è escluso a questo punto che persino prima di Natale si voti ai Comuni l'accordo della Brexit e poi alla Camera dei Lord tra Natale e Capodanno. I britannici hanno espresso un parere netto: sì alla Brexit.

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Elezioni Uk, le reazioni di Boris Johnson e Jeremy Corbyn

Può sorridere Boris Johnson, è stato rieletto deputato nel collegio di Uxbridge, sia pure con un margine limitato di 7mila voti. Nel suo discorso ha ribadito l'impegno per la Brexit e per "unificare il Paese". Il premier Tory ha ringraziato "il popolo" per il risultato, e ha rilanciato le sue promesse elettorali. L'obiettivo è non solo realizzare la Brexit ma "cambiare il Paese per il meglio". "Grazie a tutti nel nostro grande Paese, a chi ha votato, a chi è stato volontario, a chi si è candidato. Viviamo nella più grande democrazia del mondo", ha esultato il premier britannico. "Ho ricevuto un mandato molto forte, andremo fino in fondo con Brexit",

Pur ammettendo che quello alle elezioni è stato un risultato "molto deludente" il leader del Labour Jeremy Corbyn non ha annuncia le dimissioni immediate. Rieletto deputato per la decima volta nel collegio londinese di Islington Nord, ha invece annunciato che non guiderà piu' il partito "in un'altra elezione", ma che resta in Parlamento e per il momento si propone di "guidare il Labour in una fase di riflessione" sull'esito del voto, in vista di una prevedibile rinnovamento dei vertici.

L'Europa si prepara alla Brexit

"Siamo pronti per i prossimi passi sulla Brexit". Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel commentando il voto in Gb. "Siamo uniti per portare avanti una cooperazione stretta con il Regno Unito", ha affermato Michel. "Dobbiamo aspettare il risultato definitivo e poi ci congratuleremo con il vincitore delle elezioni", ha aggiunto il presidente della Commissione Ue von der Leyen.

Elezioni Regno Unito: il commento di Renzi e Salvini

"Go Boris Go! Sinistra sconfitta anche in Gran Bretagna!": così il leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato sulla propria pagina Facebook gli exit poll delle elezioni britanniche, che già davano una netta maggioranza ai conservatori guidati da Boris Johnson.

"La sinistra radicale, quella estremista, quella dura e pura è la migliore alleata della destra. Continuate pure ad insultare Blair e tenervi Corbyn: alla fine così vince la destra più radicale. E alla fine la Brexit sarà colpa anche di questo Labour": così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

Regno Unito al voto tra Brexit ed Europa: gli scenari possibili

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