Attentato a Tunisi, l'Isis rivendica: "Solo la prima goccia di pioggia"
In un messaggio audio, verificato dagli analisti di Site, c'è l’invito a colpire altri occidentali: "Quello che avete visto è solo una goccia". I terroristi che hanno organizzato l'attentato nella capitale avevano cinture esplosive
ROMA - A distanza di ore dalla strage dei turisti al museo del Bardo di Tunisi, l'Isis ha rivendicato il sanguinoso attentato che ha causato la morte di ventuno persone, tra cui quattro turisti italiani, e forse avrebbe potuto causarne molti di più se è vero che i killer erano pronti a farsi esplodere con cinture esplosive.
Rita Katz, direttrice di Site - il sito che monitora i jihadisti sul web - riferisce che il gruppo terroristico avrebbe rivendicato la responsabilità dell’attentato tramite un messaggio audio postato su Twitter. "E' solo la prima goccia di pioggia": una dichiarazione in pieno stile jihadista che arriva proprio nel giorno in cui la Tunisia prova a rialzarsi con l'arresto di nove persone e il dispiegamento dell'esercito a difesa delle città più importanti del Paese. E mentre da tutto il mondo arriva la condanna unanime di un "attacco alla democrazia e alla cultura".
IL MESSAGGIO AUDIO - L'audio dura circa tre minuti ed è stato postato su account riconducibili ai jihadisti in cui l'attacco viene definito "un'invasione benedetta di un covo di infedeli e di vizi nella Tunisia musulmana". Parole tipiche della retorica dell'Isis che suonano più che altro come l'espressione della volontà di mettere il "marchio" su un attentato riuscito.
LA REAZIONE DI TUNISI - La capitale, intanto, cerca di riprendere la vita normale. Il museo del Bardo riaprirà martedì prossimo, a meno di una settimana dall'attentato, e anche questo è un segno che il paese non vuole cedere al terrore. Costa Crociere e Msc, invece, hanno deciso di annullare lo scalo a Tunisi delle loro navi da crociera. E secondo le prime stime, il settore del turismo, una delle principali fonti di reddito della Tunisia, registrerà per questa stagione perdite per almeno settecento milioni di dollari.
