Robert Durst, il killer milionario che si allenava uccidendo i suoi cani
Nuovi particolari sul "mostro" che sta facendo letteralmente impazzire gli Usa. Il fratello del ricco immobiliarista di New York racconta particolari inquietanti: "Uccideva cani per esercitarsi a sbarazzarsi della moglie"
Nome: Robert. Cognome: Durst. Professione: erede milionario di uno dei maggiori imperi immobiliari di New York. Segni particolari: "Mostro". E' lui l'uomo che in questi giorni sta riempiendo le pagine dei quotidiani statunitensi. Non c'è programma o talk show che, in queste ore, non stia raccontando la storia del ricco imprenditore che ha confessato "per errore", in diretta tv, di aver ucciso tre persone tra il 1982 e il 2001. Credeva che il microfono fosse spento. Errore fatale. "Li ho uccisi tutti". Dietro quel "tutti" ci sono le vite spezzate di sua moglie, di un'amica e di un suo vicino di casa. Kahtleen, sua prima moglie, scomparsa nel 1982 e di cui non è mai stato trovato il cadavere. Susan Berman, sua amica. Morris Black, vicino di casa.
E così Durst, che deve essere estradato a Los Angeles per rispondere dell'assassinio dell'amica Susan Berman, è stato arrestato sabato dalla polizia della Louisiana in coincidenza con l'andata in onda di un documentario di HBO su di lui, "The Jinx".
Ieri il New York Times ha ripescato una intervista fatta al fratello minore di Robert, Douglas Durst, in cui questi si dice convinto che Kathleen è stata uccisa e fatta sparire "come Robert aveva fatto con i suoi cani". Douglas parla del fratello come "un vero psicopatico", e racconta che i suoi sette husky, tutti chiamati Igor, sono misteriosamente morti a sei mesi l'uno dall'altro. "Non sappiamo di cosa siano morti o cosa sia successo ai loro corpi. Ma alla luce di quel che è successo penso che si esercitasse a uccidere e a sbarazzarsi della moglie", ha detto Douglas secondo cui Robert "aveva cominciato a usare il nome 'Igor' come verbo" e che una volta avrebbe detto "Voglio Igor Douglas". Nella stessa intervista Douglas Durst afferma di "non aver dubbi" che, se ne avesse avuto l'opportunità, Robert lo avrebbe ucciso.