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Venerdì, 19 Aprile 2024
ROMANIA / Romania

Romania, il governo taglia i fondi per le nuove chiese: "Niente soldi nel 2016"

Via dal bilancio del prossimo anno i finanziamenti per i luoghi di culto. Quei soldi saranno invece destinati a istruzione e sanità

BUCAREST - Il governo tecnico romeno ha deciso di tagliare i fondi per la costruzione di nuove chiese nel progetto di bilancio 2016 per deviarli su istruzione e sanità.

La Romania, che affronta dei pesanti tagli al budget, "non può permettersi di allocare fondi per i luoghi di culto", ha spiegato il premier Dacian Ciolos. Tagliati quindi i fondi anche alla costruzione della gigantesca cattedrale ortodossa nel centro di Bucarest, per cui il Patriarcato aveva già ricevuto circa 40 milioni di euro. Di conseguenza, come riferito il sito Stiripesurs.ro, la Chiesa ortodossa romena dovrà fare affidamento sui propri fondi e donazioni per continuare la costruzione della cattedrale (il cui costo finale dovrebbe aggirarsi sui 100 milioni di euro). Niente fondi quindi per il 2016, mentre la sovvenzioni statali per i luoghi di culto dovrebbero riprendere nel 2017, ma si tratterebbe di finanziamenti fortemente ridimensionati rispetto a quelli degli anni precedenti. La decisione è stata presa dopo l’incontro tra Ciolos e il Patriarca della Chiesa ortodossa romena. 

Il governo socialdemocratico di Victor Ponta, che ha dato le dimissioni a novembre, aveva investito negli anni scorsi più di 70 milioni di euro per la costruzione di luoghi di culto in Romania. Proprio dal PSD sono arrivate critiche alla decisione del premier. Il segretario del partito ha definito la costruzione della cattedrale “un investimento necessario”, come riportato da RTV.net.

Secondo le statistiche nel Paese, a maggioranza ortodossa, ci sono più chiese che scuole dalla fine del regime comunista.

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