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Giovedì, 28 Marzo 2024
CRISI INTERNAZIONALI / Ucraina

La Russia invade l'Ucraina "con i tir"

L'Unione europea ha condannato la "decisione russa" di far entrare il suo convoglio umanitario in Ucraina "senza scorta della Croce Rossa né accordo ucraino"

Kiev accusa la Russia di invasione, dopo l'ingresso di 130 camion Kamaz del convoglio umanitario russo che hanno attraversato il confine russo-ucraino, diretti nell'Est del Paese sconvolto dalla guerra, senza l'ok della Croce Rossa sulle garanzie di sicurezza e senza che Kiev abbia dato il suo assenso. Il Cremlino ha detto che il presidente russo Vladimir Putin è al corrente dei fatti, e questo basta a far capire che il placet sulla decisione unilaterale arriva dall'alto.

Il capo dei servizi segreti ucraini Valentin Nalyvaichenko ha definito la mossa "un'invasione diretta". Un'altra fonte della sicurezza ha detto che Mosca è "pienamente responsabile" per la sicurezza del convoglio, che è entrato nel territorio separatista. Mentre dalle dogane ucraine si denuncia il fatto che i controlli sul carico non sono stati condotti da loro.

Il via al convoglio è stato dato questa mattina, annunciato dal Ministero degli Esteri russo tra le righe, mentre si accusava Kiev di ostacolare la partenza dei camion bianchi. Il tutto dopo giorni di stallo sulla frontiera, al check point Donetsk. Ma soprattutto dopo che Kiev aveva palesato i suoi timori che i russi nei convogli con i beni umanitari potessero nascondere delle armi per i ribelli. Gli stessi ribelli, oggi, hanno garantito che da parte loro, per permettere la consegna degli aiuti umanitari, rispetteranno un cessate il fuoco che peraltro Mosca ha già chiesto venga preteso dalle Nazioni Unite rispetto a tutte le parti in conflitto.

Ma secondo Kiev, Mosca non ha intenti pacifici. Nalyvaichenko sostiene che alla guida dei kamaz ci sono dei carristi delle forze russe. A sua volta, il ministero degli Esteri ucraino ha definito "un'altra palese violazione dei principi fondamentali del diritto internazionale" la decisione della Russia di iniziare a muoversi con i convogli umanitari attraverso il confine ucraino.

L'ITALIA CONDANNA LA DECISIONE DI MOSCA

L'Italia considera "gravissimo che un convoglio di 134 veicoli russi sia entrato in territorio ucraino, pur con dichiarati scopi umanitari, senza la necessaria autorizzazione di Kiev". Come si legge in una nota della Farnesina, solo una parte dei mezzi era già stata sottoposta alle ispezioni concordate tra le parti e il Comitato Internazionale della Croce Rossa: "si è trattato dunque di un'azione unilaterale e contraria al quadro normativo e di sicurezza richiesto dall`Icrc, necessario per assicurare all`intervento carattere neutrale, imparziale e indipendente".

"L`emergenza umanitaria è sotto gli occhi di tutti, con un numero crescente di sfollati e di rifugiati, con beni di prima necessità scarsi e servizi essenziali sempre più rari e carenti. È indispensabile che tutti gli attori coinvolti nella crisi contribuiscano responsabilmente a trovare un'immediata soluzione alla gravissima situazione in Ucraina orientale, sostenendo e facilitando l`attività degli operatori internazionali, a partire da quelli dell`Icrc, secondo regole e principi di diritto internazionale e umanitario", conclude la nota.

Guerra Civile in Ucraina © Infophoto

UNIONE EUROPEA: "E' UNA VIOLAZIONE DELLA FRONTIERA UCRAINA"

L'Unione europea ha condannato la "decisione russa" di far entrare il suo convoglio umanitario in Ucraina "senza scorta della Croce Rossa né accordo ucraino", riscontrando in questa iniziativa "una chiara violazione della frontiera ucraina". "Esortiamo la Russia a riconsiderare la sua decisione", ha dichiarato un portavoce del servizio diplomatico dell'Ue, che ha elogiato l'autocontrollo delle autorità ucraine, che hanno accusato Mosca di "invasione diretta".
 

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