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Venerdì, 29 Marzo 2024
L'ALLARME

Save the Children: "27 milioni di bambini a rischio povertà in Europa"

Save the children lancia quindi un appello a tutti i Paesi europei, alle istituzioni Ue e ai politici perché vengano stabilite strategie e piani mirati per la riduzione della povertà minorile, con un approccio multi-settoriale, che parta dalla difesa dei diritti dell`infanzia e dell`adolescenza

Sono 27 milioni i bambini a rischio povertà o esclusione sociale in Europa, con una crescita di quasi un milione in 4 anni (2008-2012) e mezzo milione in un solo anno, tra il 2011 e il 2012. E' quanto denuncia oggi Save the children nel rapporto "Povertà ed esclusione sociale minorile in Europa - In gioco i diritti dei bambini", facendo luce sulle pesanti conseguenze per bambini e adolescenti della crisi economico-finanziaria iniziata nel 2008 e ancora persistente.

Si tratta di una parte consistente della popolazione al di sotto dei 18 anni, più di un minore su quattro (28%) nei 28 Paesi Ue, e riguarda tutte le nazioni, compresi i paesi nordici, tradizionalmente egualitari e con un forte welfare, sottolinea la ong. In Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia e Islanda, infatti, ma anche in Slovenia, Olanda, Germania, Svizzera e Repubblica Ceca, la percentuale dei minori che è a rischio povertà o esclusione varia dal 12 al 19%.

In Italia la percentuale tocca il 33,8%; in Grecia, Ungheria e Lettonia varia tra 35 e 41%, per superare addirittura la metà del totale (52%) in Romania e Bulgaria. Un gap sempre più ampio rispetto agli obiettivi stabiliti dall`Europa per una crescita sostenibile e inclusiva, che prevedono l`affrancamento di almeno 20 milioni di individui dal rischio povertà o esclusione sociale entro il 2020.

Save the children lancia quindi un appello a tutti i Paesi europei, alle istituzioni Ue e ai politici perché vengano stabilite strategie e piani mirati per la riduzione della povertà minorile, con un approccio multi-settoriale, che parta dalla difesa dei diritti dell`infanzia e dell`adolescenza.

"L`impatto della crisi colpisce soprattutto i bambini, maggiormente esposti degli adulti al rischio di povertà o esclusione sociale in quasi tutti i paesi Ue, e condiziona pesantemente due aspetti determinanti: il lavoro dei genitori e i servizi di welfare - ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia - l`Europa deve prendere atto dei gravi danni che la crisi ha prodotto sulle condizioni di vita e di crescita dell`infanzia pressoché in tutti i Paesi, anche se in misura diversa, e mettere tra le sue priorità la lotta alla povertà minorile".

Il gap sul rischio povertà o esclusione sociale tra minori e adulti tocca i livelli più alti in paesi come Romania e Ungheria (dove supera il 10%), Malta, Lussemburgo, Slovacchia, ma anche Spagna, Irlanda e Francia, e in Italia si attesta al 5%. Gli effetti delle difficoltà lavorative dei genitori sono evidenti, i figli di quelli che hanno una bassa intensità lavorativa sono infatti esposti il 56,7% in più al rischio di povertà o esclusione sociale rispetto a chi è figlio di genitori con un`intensità lavorativa più elevata.

Sul fronte del welfare, dove la parità di accesso ai servizi per l`infanzia e all`educazione è fondamentale per garantire uguali opportunità e spezzare il circolo della povertà, solo meno della metà dei Paesi europei, tra cui non figura l`Italia, hanno reso disponibili i servizi per l`infanzia ad almeno un terzo della popolazione sotto i 3 anni entro il 2010, come stabilito dagli obiettivi condivisi.

"Il reddito dei nuclei familiari è una delle principali discriminanti rispetto al rischio di povertà minorile, ma la povertà non è soltanto mancanza di denaro, è una realtà multidimensionale ed è tra le cause maggiori della violazione dei diritti dei bambini in Europa - ha aggiunto Valerio Neri - non si tratta infatti solo della mancata soddisfazione dei diritti di base, come l`alimentazione, il vestiario e l`abitazione, ma esiste una relazione diretta anche con l`esclusione sociale e l`inaccessibilità ai servizi per l`infanzia o ad un`educazione adeguata, e, spesso, con l`impossibilità, per bambini e adolescenti, di partecipare alle attività sociali e culturali con i loro coetanei. La povertà per i bambini europei è soprattutto disuguaglianza".

Il prossimo 12 maggio, Save the Children lancerà in Italia "Illuminiamo il futuro", una grande campagna per far conoscere e affrontare l`altra faccia della povertà, la povertà educativa, che sta privando i bambini e gli adolescenti, nei quartieri svantaggiati di molte città italiane, di tutte le opportunità di crescita formativa e culturale. L`organizzazione presenterà un programma nazionale di intervento a sostegno dei bisogni educativi di bambini e adolescenti.

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