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Venerdì, 29 Marzo 2024
EGITTO / Egitto

Così si muore in Egitto: è l'autunno arabo

Sono decine i video che documentano le stragi in tutto il Paese nel "venerdì della rabbia". La situazione più grave nel distretto del Cairo dove uomini armati sparano sulla folla. Nasr City è ridotta a un cumulo di macerie. Farnesina: "Travel warning", è allerta per i turisti

Ancora una volta siamo qui a parlare di strage in Egitto nel giorno, il venerdì, della rabbia. Decine di manifestanti islamici pro-Morsi sono stati uccisi dalla polizia che ha aperto il fuoco contro i rappresentanti dell'Alleanza "anti golpe", la sigla che riunisce le forze sostenitrici dell ex presidente egiziano.

NUOVI SCONTRI: MORTO FIGLIO LEADER FRATELLI MUSULMANI

Gli scontri più sanguinosi si sono verificati a Ramses Square nel centro del Cairo dove migliaia di sostenitori dei Fratelli musulmani si sono riversati per le strade sfidando lo stato d'emergenza imposto mercoledì dalla presidenza. 

Il Cairo, uomini armati sparano sulla folla: il video choc

Ma la protesta al grido di "Resisteremo fino alla vittoria" sta dilagando in altre città, con cortei anche vicino alla turistica Hurghada. Testimoni riferiscono di decine vittime anche a Damietta, Ismailiya e Alessandria.

Un video, girato a Nasr City, mostra chiaramente la situazione: la città non esiste più. Solo un cumulo di macerie fa da scenario a una lunga seguenza di cadaveri a ogni angolo, uccisi con colpi d'arma fuoco o carbonizzati.

Egitto, morte e distruzione per le strade: il video

Il Cairo è una città in stato di guerra: i negozi restano chiusi, nonostante nelle ore diurne il coprifuoco non sia in vigore e anche a livello politico il clima è incandescente. 

Dopo le dimissioni del vicepremier El Baradei anche Khaled Daud, il portavoce del Fronte di salvezza nazionale, partito che al momento sostiene il governo ad interim ha deciso di lasciare.

IMPSSIBILE CONTARE I MORTI - Nessun bilancio sarà mai ufficiale. E così per capire la situazione, al netto del numero esatto dei cadaveri trovati in strada o nelle moschee, ci si può solo rifare a singoli episodi. Un corrispondente della France Presse, ad esempio, ha contato diciannove cadaveri in una moschea del Cairo, mentre testimoni oculari in una seconda moschea hanno raccontato di aver visto venti corpi di manifestanti adagiati in terra. 

Egitto, è strage nel giorno della rabbia: il video

Fonti di sicurezza hanno parlato di ventisette vittime nelle città dell'Egitto, ma non hanno fornito bilancio per il Cairo; il ministero della Sanità ha riferito da parte sua di 22 morti accertati, escludendo ancora una volta la capitale dal suo conteggio. Il bilancio sarebbe dunque di 66 vittime. Un numero praticamente pari a zero se paragonato a quello fornito dai Fratelli musulmani che, solo al Cairo, hanno parlato di 85 vittime, accusando le forze di sicurezza di fare fuoco su manifestanti pacifici. 

Egitto nel caos, centinaia di morti © Infophoto

Il ministero della Sanità ha segnalato che quattro persone hanno perso la vita a Ismailiya, città nel Canale di Suez, e altre otto a Damietta, più a nord. Fonti della sicurezza hanno inoltre segnalato la morte di un poliziotto a El Arish, nel Nord Sinai, e di un manifestante a Port Said. Violenze che sono arrivate mentre i manifestanti islamisti hanno sfilato in corteo in diverse città dell'Egitto in quello che è stato ribattezzato il "venerdì della collera, per protestare contro l'uccisione di centinaia di lealisti del deposto presidente egiziano Mohamed Morsi.

FRANCIA E ITALIA - Intanto la diplomazia internazionale è al lavoro per trovare una soluzione che metta fine alla spirale di violenze. Il presidente del Consiglio Enrico Letta si è consultato via telefono con il presidente francese Francois Hollande. "Francia e Italia - ha riferito il presidente Letta in una nota - convengono sul fatto che la crisi abbia ormai passato il limite, e che il livello di violenza e di repressione sia divenuto inaccettabile e deve, pertanto, cessare". "Occorre - ha aggiunto Letta - assicurare urgentemente il rispetto dei diritti umani e la ripresa del dialogo fra le parti". Hollande ha consultato anche il premier britannico David Cameron, e i due leader hanno sottolineato la "necessità di un messaggio europeo forte".


ALLERTA PER I TURISTI - Intanto sul fronte diplomatico è stato convocato un vertice telefonico-lampo tra i governi europei per chiedere l'immediata cessazione di ogni repressione e violenza.La Farnesina ha invitato 19.000 i connazionali in vacanza nelle località del Paese ad evitate di uscite dai resort e ha sconsigliato di partire per l'Egitto.

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