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Sabato, 20 Aprile 2024
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Clima, scontri a Parigi: "Incidenti scandalosi dopo gli attentati"

Gli attivisti protestano prima mostrando centinaia di scarpe per una marcia "silenziosa", poi con una catena umana che arriva fino al Bataclan. Quindi gli scontri con cariche e lacrimogeni. Hollande furioso: "La protesta è avvenuta dove c'erano candele e fiori per i morti del 13 novembre"

François Hollande ha una sola parola per definire gli incidenti scoppiati nel pomeriggio di ieri a Parigi, a poche ore dall'apertura della conferenza mondiale dell'Onu sul clima Cop21: "Scandalosi".

"La protesta - ha sottolineato il presidente della Repubblica francese - è avvenuta proprio dove c’erano candele, fiori e altri ricordi in memoria delle vittime degli attentati. Si tratta di elementi perturbatori, che niente hanno a che vedere con chi difende l’ambiente e hanno il solo obiettivo di creare incidenti e di boicottare i risultati della Cop21. Per questo avevamo vietato la manifestazione e avevamo individuato le persone sospette".

LA CITTA' BLINDATA - Ieri la capitale francese, blindata in attesa dell'apertura ufficiale della conferenza, ha vissuto una giornata di manifestazioni. A sole due settimane dalle stragi del Bataclan e dei ristoranti del centro parigino, le autorità cittadine avevano imposto il divieto ai cortei per questioni di sicurezza. Divieto non rispettato. In Place de la République, infatti, la polizia ha caricato alcuni manifestanti che facevano parte del collettivo che si autodefinisce "Anticop 21": questi ultimi hanno tentato di formare cortei in vista della conferenza sul clima. Gli agenti hanno risposto ai lanci di oggetti con le cariche e con i lacrimogeni. Almeno 289 i fermi di persone coinvolte nei tafferugli con le forze dell'ordine. 

Scontri a Parigi durante il vertice sul clima | Foto Infophoto

MANIFESTANTI PACIFICI E NON - Alcuni manifestanti, negli scontri con la polizia, hanno distrutto, tolto di mezzo o anche utilizzato come "proiettili" i tanti omaggi alle vittime degli attacchi del 13 novembre deposti attorno alla statua della Marianne. Molti altri militanti, pacifici, sono invece intervenuti per cercare di rimettere a posto gli oggetti dispersi dagli altri. Decine di blindati della polizia hanno poi occupato place de la République, dopo aver respinto i manifestanti, e sistemato un cordone per evitare la partenza di cortei. La polizia ha reagito con lacrimogeni al lancio di sassi e bottiglie. Alcuni manifestanti hanno lanciato anche le scarpe lasciate in piazza ieri mattina dai dimostranti pacifici.  Intanto, la catena umana a cui a avevano dato vita i manifestanti ambientalisti nella metropoli si è interrotta davanti al teatro Bataclan, in memoria delle novanta persone uccise lì dai terroristi il 13 novembre. I manifestanti si sono tenuti per mano dalla piazza ricoperta di scarpe per sottolineare il divieto di fare cortei, lungo tutto il boulevard Voltaire, e fino alla Nation, ininterrottamente per circa tre chilometri.

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INIZIA LA COP21 - Un vertice fuori misura per una sfida colossale: più di 150 capi di Stato e di governo danno il via oggi a Parigi alla 21esima Conferenza sul clima delle Nazioni unite (COP21) che si pone l'obiettivo di siglare un accordo storico che limiti il riscaldamento climatico per evitare una catastrofe ambientale irreversibile. Sul sito di Le Bourget, a nord di Parigi, trasformato in una sorta di fortezza dopo gli attentati del 13 novembre, il presidente francese Hollande con il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon accoglieranno alle 11 di stamattina Barack Obama, Xi Jinping, Vladimir Putin, Narendra Modi e decine di altri capi di Stato. In avvio di conferenza sarà anche osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime degli attentati di Parigi.

L'accordo che la comunità internazionale è chiamata a definire punta a limitare il riscaldamento globale a due gradi rispetto ai livelli dell'era pre-industriale. La comunità scientifica è ormai unanime sul fatto che oltre questo limite la Terra andrebbe incontro a un caos climatico dai risvolti catastrofici. In vista della conferenza 183 Paesi su 195 hanno presentato degli impegni per ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Questi impegni, che già di per sé rappresentano un significativo passo in avanti, porterebbero comunque a un riscaldamento prossimo ai tre gradi, quindi insufficienti. Il summit punta quindi a delineare per i prossimi decenni dei meccanismi di revisione al rialzo dell'accordo. I lavori della COP21 si chiuderanno l'undici dicembre. 

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