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Venerdì, 19 Aprile 2024
BRASILE

Confederations Cup in Brasile: show in campo e botte fuori

Scontri tra polizia e manifestanti nelle vicinanze dell'Arena Fonte Nova, lo stadio dove si è disputata la partita tra Italia e Brasile. Gli agenti hanno sparato gas lacrimogeni per disperdere un gruppo di manifestanti

SAN PAOLO - In campo si gioca la Confederations Cup, fuori dagli stadi si protesta ad oltranza. Nonostante la mano tesa ieri dalla presidente brasiliana Dilma Rousseff alla protesta, manifestazioni pacifiche contro corruzione e carovita si sono svolte anche ieri in tutto il Brasile, degenerate però in scontri fuori dagli stadi di Salvador, dove si è giocata la partita Italia-Brasile (finita 2-4) e dove striscioni di protesta sono comparsi fin sugli spalti, e a Belo Horizonte, città dove si è giocato il match Giappone-Messico. 

A Salvador gli scontri tra polizia e manifestanti sono avvenuti nelle vicinanze dell'Arena Fonte Nova. Gli agenti hanno sparato gas lacrimogeni per disperdere un gruppo di manifestanti che tentavano di forzare il cordone della polizia per raggiungere lo stadio, sorvolato da elicotteri della polizia. Non si registrano feriti. Ma anche all'interno dello stadio, durante la partita, sono comparsi, nonostante il divieto della Fifa, alcuni striscioni con scritte come "Lavora e abbi fiducia" e "Scendiamo in strada per cambiare il Brasile". 

Mondiali e rincari: il Brasile protesta

Violenti scontri sono scoppiati anche a Belo Horizonte per la partita Giappone-Messico. Circa 125 mila persone - secondo stime della polizia - hanno marciato per le strade della città per protestare contro la corruzione politica e le spese per i mondiali di calcio del 2014. La polizia ha usato proiettili di gomma, lacrimogeni e gas urticanti e si registrano alcuni feriti, fra cui un poliziotto. 

GLI SCONTRI IN PIAZZA: GUARDA IL VIDEO

I BRASILIANI APPOGGIANO LA PROTESTA - Il 75% dei brasiliani appoggia il movimento di protesta che sta scuotendo il Paese da due settimane, secondo il primo sondaggio dall'inizio della crisi e pubblicato ieri sera dalla rivista Epoca. Il prezzo e la qualità dei servizi pubblici è il principale motivo del sostegno alle proteste (77%), seguito dal malcontento nei confronti della classe politica (47%) e l'alto livello di corruzione che affligge il Brasile. Secondo il sondaggio dell'istituto Ibope, il 78% dei brasiliani considera quello della sanità pubblica il settore più danneggiato del Paese. Per quanto riguarda il capitolo calcio e spese, il 40% degli intervistati è favorevole alla Confederations Cup, il 28% è combattuto sull'argomento e il 31% è contro il torneo. Mentre sull'organizzazione dei prossimi Mondiali il 40% è "totalmente a favore", il 27% "a favore" ed il 29% "contrario". Il sondaggio è stato effettuato il 19 e 20 giugno su un campione rappresentativo di 1.008 persone in 79 citta' tra tutti gli stati del Brasile.

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