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Giovedì, 28 Marzo 2024
Esteri

Scozia, scontri (e birra) dopo il "no" all'indipendenza

Scontri e tafferugli, per fortuna senza gravi conseguenze, nella notte a Glasgow tra sostenitori del no e del sì nel referendum per l'indipendenza

GLASGOW (SCOZIA) - Il dopo-voto in Scozia, dopo il referendum per l'indipendenza dal Regno Unito, non è pacifico.

Ci sono stati scontri e tafferugli nella notte a Glasgow tra sostenitori del no e quelli del sì. Oltre ovviamente ai fiumi di birra per festeggiare la vittoria del "no". 

Sei persone sono state arrestate. Secondo quanto emerso, la discussione, sfociata negli scontri, è incominciata con una serie di diverbi sui risultati del referendum. A quel punto un gruppo di giovani unionisti avrebbe aggredito i manifestanti indipendentisti a George Square.

La polizia, con anche agenti a cavallo, ha passato ore a tenere lontani i nazionalisti dai più numerosi unionisti, che hanno sventolato bandiere britanniche e dato alle fiamme quelle scozzesi. Nonostante le tensioni non ci sono stati feriti. E per sanare le divisioni, la chiesa di Scozia ha organizzato per domenica una messa di riconciliazione alla cattedrale di St. Giles a Edimburgo, con l’intento di invitare la nazione a restare unita.

Referendum in Scozia, vince il no

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