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Venerdì, 29 Marzo 2024
SUD SUDAN / Sudan del Sud

Scontri a Juba: per l'Onu tra i 400 e i 500 morti nelle violenze

L'ex vicepresidente del Sud Sudan, Riek Machar, ha però negato ogni responsabilità nel tentato golpe denunciato due giorni fa dal governo

Tra i quattrocento e i cinquecento cadaveri sono stati trasportati negli ospedali di Juba, la capitale del Sud Sudan, in seguito ai combattimenti che contrappongono fazioni rivali dell'esercito. Lo ha affermato un responsabile delle Nazioni Unite.

Il vice segretario alle operazioni di peacekeeping dell'Onu, Hervé Ladsous, ha aggiunto di fronte al Consiglio di Sicurezza che altre ottocento persone sono rimaste ferite in questi scontri tra forze fedeli al presidente sudsudanese Salva Kiir e quelle di uno degli oppositori, secondo diplomatici che erano presenti alla riunione.

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L'ex vicepresidente del Sud Sudan, Riek Machar, ha negato ogni responsabilità nel tentato golpe denunciato due giorni fa dal governo. Due giorni fa, il presidente Salva Kiir ha accusato del tentato colpo di Stato "un gruppo di soldati alleati all'ex vice-presidente Riek Machar".

"Non c'è stato alcun golpe - ha detto Machar in un'intervista al sito indipendente Sudan Tribune - quello che è avvenuto è stato un malinteso tra membri della guardia presidenziale, all'interno di una sua unità. Non ho alcun legame nè alcuna conoscenza di nessun colpo di Stato".

Machar è ricercato dalle autorità del Sud Sudan insieme ad altri quattro uomini politici. Secondo diverse fonti, l'ex vicepresidente si troverebbe ancora a Juba, sebbene il governo abbia detto che è "in fuga". Ieri le autorità hanno annunciato l'arresto di 10 alte personalità, tra cui otto ex ministri di governo, rimossi lo scorso luglio dal loro incarico come Machar.

Machar, ancora formalmente vicepresidente del Movimento per la liberazione popolare del Sudan (Splm), è in aperto contrasto con il presidente Kiir all'interno del partito di governo. Dopo aver escluso ogni responsabilità nel golpe denunciato dalle autorità di membri del partito, l'ex vicepresidente ha sottolineato che "quello che volevamo era trasformare in modo democratico l'Splm. Ma Salva Kiir ha voluto usare il presunto golpe per sbarazzarsi di noi e controllare il governo e il partito".

Secondo Machar, Kiir ha più volte violato la Costituzione e "non è più un presidente legittimo". "Noi non lo vogliamo più come presidente del Sud Sudan", ha aggiunto, senza precisare meglio i suoi obiettivi.

La rivalità tra Kiir e Machar ha radici lontane, negli anni della guerra civile, all'interno della rivolta del sud del Sudan contro Khartoum.

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