Australia, senatore chiede "soluzione finale" per i migranti: è bufera
Fraser Anning non non chiede scusa, e sostiene che le sue parole sono state "estrapolate dal contesto"
Un senatore australiano, Fraser Anning, è finito nella bufera per aver usato, in un discorso al parlamento sul tema dei migranti, l'espressione "soluzione finale".
Tutti i partiti politici in Australia lo hanno pesantemente criticato. "Gli australiani non sono definiti dalla razza o dalla religione, ma dalla condivisione dei valori della libertà, della democrazia e della legge", ha sottolineato il premier Malcom Turnbull. "Questa è l'Australia, quindi noi condanniamo il razzismo in ogni forma, come condanniamo le frasi di Anning", ha aggiunto.
Anning non solo non chiede scusa, e sostiene che le sue parole sono state "estrapolate dal contesto" e "non hanno nulla a che vedere con la soluzione finale del partito nazista". "Non mi pento di nulla, non ho nulla di cui pentirmi", ha detto poi Anning chiedendo un "bando totale" sui migranti musulmani.
Il senatore si rifà esplicitamente al White Australia Policy, movimento politico isolazionista e xenofobo attivo fino al 1973, volto a limitare o bloccare totalmente i flussi immigratori dall'estero.
Il tweet del primo ministro Turnbull
Well said Alan. Australia is the most successful multicultural society in the world built on a foundation of mutual respect. We reject and condemn racism in any form. https://t.co/RHslbs1FNs
— Malcolm Turnbull (@TurnbullMalcolm) 14 agosto 2018