Obama e Merkel condannano i bombardamenti su Aleppo: "Barbari"
L'Onu avverte: è in corso una catastrofe umanitaria mai vista, neanche nei cinque anni di brutale guerra in Siria. Il presidente Usa e la cancelliera tedesca lanciano un disperato appello, ma nell'immediato non sembra profilarsi all'orizzonte nessuna reale via d'uscita
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno condannato i bombardamenti da parte russa e del regime siriano di Bashar al Assad su Aleppo, definendoli "barbari". Lo riferisce la Casa Bianca.
Il governo siriano e il suo alleato russo "hanno una speciale responsabilità nel porre termine ai combattimenti in Siria", hanno concordato i due leader in una telefonata, condannando con forza i bombardamento su Aleppo est, un'area che dicono "popolata da centinaia di migliaia di civili, metà dei quali sono bambini".
Le Nazioni unite avvertono: è in corso una catastrofe umanitaria mai vista, neanche nei cinque anni di brutale guerra in Siria.
La Russia e Damasco hanno lanciato un'offensiva per riprendere Aleppo, la cui parte orientale è sotto il controllo dei ribelli, dopo che la tregua concordata da Mosca con Washington è finita rovinosamente.
Obama e Merkel hanno fatto appello alle parti sul terreno a "continuare a rispettare il cessate-il-fuoco, iniziare il disimpegno delle forze lungo la linea di contatto al più presto possibile e frnire agli osservatori internazionali pieno accesso all'intera zona di conflitto".
Il presidente e la cancelliera, riferisce la Casa bianca, "condannano con forza i barbari attacchi aerei russi e siriani contro Aleppo est".
Nell'immediato non sembra profilarsi all'orizzonte nessuna reale via d'uscita. Si continua a morire. I bombardamenti proseguono, nonostante le minacce statunitensi di cessare ogni accordo militare con Mosca se non verranno fermati i raid e reinstaurata la tregua negoziata fra le due potenze.