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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Siria, aerei russi colpiscono ospedale di Msf: è strage

L'attacco nella regione di Maaret al Noomane: tra le vittime anche un bambino. Nelle stesse ore un altro ospedale supportato da Medici senza frontiere è stato bombardato dai siriani ad Azaz, duecento chilometri più a nord

SIRIA - La zona è sempre quella, vastissima, che va da Homs e arriva al confine turco, passando per Aleppo. Il bilancio - secondo l'Osservatorio siriano sui diritti umani - dell'ultimo raid aereo russo è spaventoso: "Almeno 14 persone morte e decine di feriti. Tra le vittime anche un bambino". A finire sotto le bombe è stato un ospedale sostenuto da Medici senza frontiere nella regione di Maaret al Noomane, 280 chilometri a nord di Damasco.

SECONDO ATTACCO - Un raid "governativo" di siriani, invece, nelle stesse ore ha colpito la clinica ginecologica e il reparto di pediatria dell'ospedale di Azaz: qui il numero di vittime non è ancora stato comunicato.

MSF SOTTO ATTACCO - In quelle cliniche c'erano anziani, bambini, donne in gravidanza. Tutti "in viaggio" verso le frontiere turche. In tutto, "decine di migliaia di persone che lasciano i villaggi siriani e  fuggono verso i confini. Alcuni si fermano nei dintorni del nostro ospedale di Al Salamah". A parlare così, poche ore prima delle bombe che hanno raso al suolo i due ospedali, era Ahmed, Pharmacy manager di Medici senza frontiere a Kilis, in Turchia. 

Queste persone non hanno un posto dove dormire. Non hanno accesso a servizi igienici e acqua pulita. La prima notte dormono in strada. 

IL DRAMMA DI AZAZ - Msf ha già segnalato un "sistema sanitario al collasso" nel distretto di Azaz, devastato dalla guerra, con il governo turco che ha chiuso i confini "a tutti, tranne che ai medici". Lì, alle barriere, ci sono delle vere e proprie liste. Solo i dottori possono passare. Un muro da una parte, le bombe dall'altra. In mezzo, migliaia di persone, "almeno 30mila". Nelle ultime due settimane "diversi ospedali e piccoli centri sanitari hanno subito bombardamenti aerei ad Azaz e nelle aree rurali intorno ad Aleppo, tra cui almeno tre ospedali supportati da Msf". Ora il bilancio sale a cinque, con i due ospedali colpiti da russi e siriani nelle ultime ore.

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IL PRECEDENTE - Nella notte del 5 febbraio un raid aereo centrò un altro ospedale di Medici Senza Frontiere nel sud della Siria, causando almeno 3 morti. Il raid ha causato anche sei feriti, incluso un infermiere. La struttura medica colpita, allora, fu "l'ospedale da campo di Tafas a circa 12 km dal confine giordano".

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