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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Siria, l'esercito bombarda i ribelli che accusano: "Usate armi chimiche"

Al Jazeera riferisce come Moayed al-Dayrani, un abitante di Duma e medico volontario abbia parlato di migliaia di persone con difficoltà respiratorie dopo l'esplosione di una bomba al cloro. Il governo siriano respinge l'accusa di aver usato armi chimiche

La tregua durata dieci giorni è finita: i Siria la guerra tra l'esercito governativo fedele al presidente Assad ha lanciato una massiccia offensiva di terra su Duma, l'ultima roccaforte tenuta dai ribelli alle porte di Damasco. Una sacca di resistenza che doveva essere evacuata ma le trattative si erano interrotte lo scorso venerdì.

Nella notte almeno 40 persone sono rimaste uccise in un attacco nella Ghouta orientale, regione alle porte della capitale siriana. La rete televisiva panaraba Al Jazeera riferisce come Moayed al-Dayrani, un abitante di Duma e medico volontario abbia parlato di migliaia di persone con difficoltà respiratorie dopo l'esplosione di una bomba al cloro.

I White Helmets, un gruppo di soccorritori che opera in aree controllate dall'opposizione in Siria, hanno affermato che la maggior parte delle vittime sono donne e bambini, intere famiglie sterminate dai gas nelle loro case e nei rifugi.

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Siria, l'appello di Papa Francesco

Le notizie dalla Siria risuonano anche a piazza San Pietro dopo Papa Francesco al termine della recita del 'Regina Coeli' in piazza San Pietro ha rivolto un appello alla pace in Medioriente.

"Giungono dalla Siria notizie terribili di bombardamenti con decine di vittime, di cui molte sono donne e bambini. Notizie di tante persone colpite dagli effetti di sostanze chimiche contenute nelle bombe - ha detto Papa Francesco  - Non c'è una guerra buona e una cattiva, e niente, niente può giustificare l'uso di tali strumenti di sterminio contro persone e popolazioni inermi. Preghiamo perché i responsabili politici e militari scelgano l'altra via, quella del negoziato, la sola che può portare a una pace che non sia quella della morte e della distruzione".

Fonti del governo di Bashar Al Assad hanno liquidato la notizia di attacco con armi chimiche come un tentativo dei ribelli del gruppo Jaish al-Islam di fermare l'avanzata dell'esercito.

Il ministro della difesa di Mosca respinge qualsiasi accusa relativa all’utilizzo di armi chimiche in Siria. Il Capo di Stato Maggiore afferma che presto la Russia porterà evidenze che indicheranno il fatto che l’attacco è stato "fabbricato".

La Gran Bretagna chiede indagini sul presunto attacco chimico di Duma che se confermato sarebbe una nuova prova "della brutalità di Assad".

Ghouta, raggiunto il cessate il fuoco

È stato raggiunto all'alba un cessate il fuoco tra le parti grazie anche alla mediazione russa. Riprende la trattativa per l'evacuazione dei militanti dopo una notte di intensi bombardamenti in città e combattimenti nelle fattorie della Ghouta.

Il regime siriano ha annunciato un accordo per sgomberare nelle prossime 48 ore i combattenti di Jaish al Islam da Douma, ultima "sacca" di ribelli alle porte di Damasco. Lo ha riportato l'agenzia di stampa ufficiale Sana.

Il gruppo ribelle non ha per ora reagito a questo annuncio. Secondo Sana, che cita una "fonte ufficiale" non identificata, le evacuazioni dei combattenti ribelli dovrebbero avvenire nelle prossime 48 ore.

Attacco chimico a Duma: i video

È bene ricordare che le immagini che arrivano dalla Ghouta non possono essere verificate da osservatori indipendenti.

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