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Giovedì, 28 Marzo 2024
Siria / Siria

La firma di Assad sulla repressione in Siria

Documenti top secret trafugati da un disertore vedono la firma del presidente sulle violenze nel paese. Appello di Ban Ki Moon ai paesi Onu: "Mostrare unità"

C'è la firma del presidente Bashar al-Assad sulla repressione in Siria. Una repressione che in un anno ha fatto oltre 8mila vittime. La prova viene da una serie di documenti segreti, trafugati da un disertore, che dimostrano come il presidente siriano sia personalmente coinvolto nelle violenze.

A riportare i documenti è il sito web del Guardiancentinaia di pagine di documenti, mostrati dal disertore alla tv al-Jazeera, provano le riunioni quotidiane dei responsabili delle agenzie di intelligence e di sicurezza siriane in cui si esaminano gli eventi, si impartiscono gli ordini, tutti approvati dal presidente. Veri e propri piani di "gestione della crisi", piani di repressione elaborati dall'unità governativa, riportano così la responsabilità direttamente in capo ad Assad.

Appello all'unità - Anche alla luce di questi documenti, è intervenuto il segretario generale della Nazioni Unite, Ban Ki moon, che dall'Indonesia, dove si trova per una visita nel sud-est asiatico, ha lanciato un appello alla comunità internazionale a ai membri del Consiglio di sicurezza Onu che devono "parlare con una voce sola per mostrare unità" al cospetto di una situazione "inaccettabile". Le prorità sono in primis fermare la violenza e avviare un dialogo politico.

L'Ue e le sanzioni - Intanto l'Unione europea di appresta a varare nuove sanzioni, tra le quali il congelamento dei beni della moglie di Bashar al-Assad e di altri membri del regime siriano. Questa volta è il Daily Telegraph a rivelare la notizia. Asma el-Assad, la 36enne moglie del presidente siriano, è infatti da giorni al centro dell'attenzione dei media britannici dopo le rivelazioni contenute in oltre 3mila mail che illustrano i suoi svaghi, e quelli del marito, nonostante la rivolta in corso e i morti nel suo paese. E così a partire dalla riunione dei ministri degli Esteri europei in programma venerdì a Bruxelles, Asma si aggiungerà ai 114 siriani già colpiti dalle sanzioni europee.

Oggi Parlamentari italiani in protesta - Una delegazione di parlamentari italiani, appartenenti a tutti i gruppi politici, manifesterà a Roma davanti all'ambasciata della Siria, con una fascia nera al braccio e osserveranno, alle 18.30, un minuto di silenzio per commemorare le vittime civili di un anno di repressione. L'iniziativa, partita da Fiamma Nirenstein (Pdl), vicepresidente della commissione Esteri di Montecitorio, è volta a ricordare "le oltre 8mila vittime del regime sanguinario di Bashar al-Assad". Il lutto è per "una strage che si svolge ogni giorno, sotto gli occhi di tutti e a cui l'Onu e la comunità internazionale in generale non hanno ancora saputo trovare una soluzione".  

 

(Nell'immagine, il presidente siriano in visita ai militari feriti)

 

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