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Martedì, 19 Marzo 2024
Siria / Siria

Siria, la tregua regge e l'Onu pensa all'invio di osservatori

Mentre resiste il fragile cessate il fuoco voluto da Kofi Annan, le Nazioni Unite preparano una nuova risoluzione, ma il popolo siriano è sceso nuovamente in piazza

Continua a reggere la tregua in Siria. Nonostante alcuni scontri tra ribelli e militari, che sarebbero avvenuti  lungo la frontiera con la Turchia, dalle 6 di mattina di ieri (7 ore italiana) sembra che le armi abbiano smesso di sparare. Proprio per cercare si sfruttare al meglio questo fragile cessate il fuoco, i ministri degli Esteri del G8 hanno lanciato un appello all’Onu che, come rende noto l’Ansa, ha risposto con una risoluzione, ancora da definire, che prevede l’invio dei caschi blu sul territorio siriano entro pochi giorni. Il progetto, elaborato dagli Stati Uniti, verrà votato oggi al Consiglio di Sicurezza, come rende noto la Bbc.  


Circa 30 inviati delle Nazioni Unite si recheranno in Siria, con lo scopo di monitorare lo stato della tregua e di verificare l’effettivo il ritiro delle truppe dalle città, come stabilito nel piano di pace in sei punti presentato all’inizio di aprile dall’inviato speciale dell’Onu Kofi Annan al presidente Bashar al Assad. Anche Russia e Cina, storiche alleate di Damasco che avevano posto il veto alle risoluzioni precendenti, sembrano ora favorevoli all’invio dei caschi blu nel territorio siriano. Il segretario di Stato americano Hillary Clinton ha sottolineato l’importanza di questa tregua, che non rappresenta che il primo passo per la pacificazione del Paese.


Nel Paese non si placano però le proteste. Come era stato chiesto dai gruppi di opposizione e da Burhan Ghalioun, leader del Consiglio Nazionale Siriano, una parte della popolazione si è riversata nelle strade ieri sera per manifestare contro il regime di Bashar al Assad. Come ogni venerdì, anche oggi sono attese altre proteste.

 
Secondo i dati riportati dalle Nazioni Unite, 9mila le persone hanno perso la vita negli scontri che hanno sconvolto la Siria a partire dal marzo 2011.
 

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