Soffoca i figli disabili con un pannolino
Tania Clarence soffriva di patologie psicologhiche e adesso è accusata di omicidio colposo: il tutto mentre il padre era con l'altra figlia della coppia fuori casa, a celebrare il suo compleanno
Si chiama Tania Clarence e ha 42 anni. Sembrava una madre e una moglie amorevole. Aveva quattro figli: due gemellini, Ben e Max, di 3 anni e Olivia, che ha solo un anno in più e Taya la più grande. Il marito Gary Clarence è un banchiere e tutto in famiglia sembra andare bene. Un giorno però Clarence decide di rimanere in casa con i più piccoli: disdice l'appuntamento che aveva con la tata, le dice di non venire a casa. Così rimane sola a casa con Ben e Max, mentre Gary è fuori casa: si trova in Sud Africa e con lui c'è con Taya, la figlia più grande.
Clarence, sola in casa con i piccoli, prende un pannolino e li strangola fino alla morte. Poi li veste, li sistema e li infila nei loro lettini, come pronti per la veglia funebre.
E' una storia agghiacciante che arriva dall'inghilterra: adesso la madre è accusata di omicidio colposo e ha ammesso la sua colpevolezza. Tutti e tre i piccoli soffrivano della sindrome di Pompe, malattia cronica, che debilita nel corso degli anni tutti i muscoli.