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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Strage di Orlando, la moglie del killer sapeva dell'attacco

Secondo l'emittente Fox News, che cita fonti dell'Fbi, Noor Salman, la seconda moglie del killer Omar Mateen era a conoscenza del piano del marito di attaccare il gay club Pulse, e avrebbe anche provato a dissuaderlo

Emergono nuovi inquietanti sospetti sulla strage di Orlando: secondo l'emittente Fox News, che cita fonti dell'Fbi, Noor Salman, la seconda moglie del killer Omar Mateen, era a conoscenza del piano del marito di attaccare il gay club Pulse, e avrebbe anche provato a dissuaderlo in più di un'occasione. La donna potrebbe essere a breve incriminata: avrebbe già iniziato a collaborare con le autorità. 

Ci sono ancora troppi punti oscuri: sul fatto che sia davvero la seconda moglie di Mateen ci sono dei dubbi, infatti alla polizia non risulta nessun documento registrato se non un contratto d'affitto che la definisce tale.

Nel frattempo, i medici dell'ospedale dove sono stati ricoverati 44 feriti hanno reso noto che 27 persone sono ancora ricoverate e che sei sono "in condizioni critiche". Il dottor Michael Cheatham ha detto in conferenza stampa di aspettarsi un aumento del numero dei morti, al momento 49 (più il killer).

Dalle drammatiche testimonianze dei sopravvissuti si apprende che Mateen, nato a New York ma di origini afghane, avrebbe spiegato alle persone barricate nei bagni che voleva che "l'America smettesse di bombardare il suo Paese": è quanto ha riferito in una conferenza stampa Patience Carter, una degli ostaggi. "Nella sua telefonata al 911 ha proclamato fedeltà all'Isis", ha detto Patience, rimasta ferita ad una gamba. "Dopo la telefonata, ci ha parlato direttamente nei bagni, e ha chiesto se c'erano dei neri", ha proseguito la donna, che è afro-americana. "Io avevo troppa paura per rispondere, ma un uomo afro-americano ha risposto e ha detto 'si, siamo sei o sette'". Il killer, secondo la donna, avrebbe risposto: "voi sapete che non ho problemi con i neri, questo riguarda il mio Paese".

La strage di Orlando domina la campagna elettorale americana. Donald Trump attacca la Casa Bianca: "Obama è più arrabbiato con me che con l'autore della strage" di Orlando, ha detto il candidato repubblicano in un comizio a Greensboro, North Carolina. 

Orlando, strage in un locale gay

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