Iguala, studenti uccisi da narcos e poliziotti su ordine della moglie del sindaco
MESSICO - Le autorità hanno spiccato un mandato di arresto nei confronti del primo cittadino di Iguala, della sua consorte e del responsabile per la pubblica sicurezza. "Ordinarono l'attacco contro il corteo di studenti per non disturbare un evento organizzato dalla moglie del sindaco, sorella di tre narcotrafficanti
IGUALA (GUERRERO - MESSICO ) - Le autorità messicane hanno spiccato un mandato di arresto contro il sindaco della città di Iguala, Jose Luis Abarca, sua moglie María de los Angeles Pineda (nella foto) e "uno stretto collaboratore". L'accusa è pesantissima: aver ordinato l'attacco del mese scorso contro gli studenti, conclusosi con sei morti e 43 dispersi. La notizia è arrivata proprio nel giorno in cui circa 45mila persone hanno letteralmente invaso lo Zocàlo di Città del Messico a sostegno dei familiari degli studenti scomparsi.
L'ARRESTO - Come detto, la notizia è arrivata mentre migliaia di persone erano nella piazza principale del Paese per protestare contro le violenze di Iguala: "E' stato spiccato un mandato di arresto per il sindaco di Iguala, per la moglie e per il responsabile della pubblica sicurezza".
I MANDANTI - Secondo quanto ha confermato alla stampa il ministro della Giustizia, Jesus Murillo Karam, sarebbe stato Abarca "a ordinare alla polizia di affrontare gli studenti", noti per le loro continue proteste, "in modo che non disturbassero un evento organizzato dalla moglie del sindaco in qualità di direttrice di un'associazione a favore dei bambini".
LE INDAGINI - E' la prima volta che le autorità giudiziarie indicano i mandanti del crimine, dopo aver già eseguito 52 arresti, tra cui spiccano una quarantina di agenti di polizia. Il sindaco e la moglie, María de los Angeles Pineda, sono fuggiti due giorni dopo l'attacco del 26 settembre. La donna è la sorella di tre narcotrafficanti, legati al cartello dei Guerreros Unidos, accusati dalle autorità di aver fatto sparire gli studenti. Il ministro ha indicato Pineda come "la principale responsabile delle attività criminali" al municipio di Iguala, con la complicità del marito e del responsabile della sicurezza, Felipe Flores. Secondo le autorità, sarebbero stati gli agenti della polizia municipale di Iguala, insieme a quelli della vicina località di Cocula, a consegnare gli studenti al cartello.
