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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Usa 2016, Trump e Clinton vincono al Super Tuesday: la nomination è vicina

La corsa alla Casa Bianca sarà "un affare a due" tra Hillary Clinton e Donald Trump. I due hanno brillato al Super Tuesday, il giorno in cui la campagna elettorale entra nel vivo. Sanders non affonda, ma le minoranze afroamericane e ispaniche (decisive) stanno con l'ex first lady. I repubblicani sognano ancora un'alternativa al discusso magnate

Nessuna sorpresa, la corsa alla Casa Bianca sarà "un affare a due" tra Clinton e Trump. I due hanno brillato al Super Tuesday, il giorno in cui la campagna elettorale americana è entrata nel vivo. Per i repubblicani si è votato in 11 Stati, dove i delegati in palio erano 595 delegati; per il partito rivale, invece, il voto c'è stato in 12 Stati con 894 delegati in gioco.

TRUMP - Sul fronte repubblicano, Donald Trump ha conquistato Arkansas, Georgia, Virginia, Alabama, Massachusetts, Tennessee e Vermont, confermando il proprio predominio dagli Stati meridionali al New England. Una serie di vittorie che gli consentono adesso di sperare concretamente nel conseguimento della nomination. Ted Cruz ha vinto invece in due Stati, il suo Texas e l'Oklahoma: un risultato che gli permette di continuare la corsa e di presentarsi adesso come l'unico candidato effettivamente capace di arginare la potenza del miliardario newyorchese. Piuttosto deludente invece si è rivelato il senatore della Florida, Marco Rubio, che si è accontentato di una vittoria, quella in Minnesota. La sua posizione si fa sempre più traballante e - laddove dovesse fallire in Florida il prossimo 15 marzo - è molto probabile che la sua corsa possa volgere al termine. All'appello mancano soltanto i risultati in Alaska.

CLINTON - Tra i democratici, il quadro è definitivo. Clinton ha vinto in Virginia, Georgia, Alabama, Tennessee, Arkansas, Massachusetts, Texas e il territorio delle Samoa americane. L`ex segretario di Stato ha conferma dunque la sua forza nel meridione, soprattutto tra le minoranze etniche. E adesso guarda con speranza ai prossimi appuntamenti elettorali, soprattutto alle primarie in Florida, dove una vittoria potrebbe spianarle definitivamente la strada per la conquista della nomination. Il rivale Bernie Sanders può comunque contare su un discreto risultato, essendo riuscito a conquistare quattro Stati: il suo Vermont, l`Oklahoma, il Colorado e il Minnesota. Questi sono tuttavia Stati a maggioranza bianca, che confermano l'attuale incapacità del candidato socialista di attrarre voti da parte delle minoranze etniche.

LE MINORANZE - Quello che manca a Bernie Sanders sono i voti delle minoranze afroamericane e ispaniche che restano un elemento chiave per poter vincere e conquistare la nomination. E per ora Sanders non è riuscito ad aprire una breccia in questa direzione, a differenza di Clinton. Ha vinto in Oklahoma, Stato del Sud, certo, ma a maggioranza bianca. Ha vinto in Colorado, una roccaforte liberal e ambientalista, e in Minnesota, Stato del nord. Senza ovviamente contare il Vermont, il suo feudo. In tutto questo c'è un dato positivo anche per Sanders: la sua presenza, se pur minoritaria, è importante. Ha vinto in quattro Stati e ha fatto subito sapere (ma era cosa nota) che non lascerà la corsa. Clinton invece ha dato prova di saper parlare alle minoranze nere: vince in Georgia, Alabama e Tennessee, ma ha messo in luce di essere in grado di conquistare i bianchi del sud, portando a casa il Texas, tra l'altro lo Stato che consegnava più delegati di questo Super martedì.

Clinton © Infophoto

CAOS REPUBBLICANI - Trump appare inarrestabile, ma l'establishment del partito non si rassegna ad accettare la realtà dei fatti. Ora, secondo il Wall Street Journal, sono quattro le opzioni che il Gop ha a disposizione. La prima è semplicemente continuare a lottare nelle prossime due settimane sperando che il vento a favore di Trump venga meno; la seconda è che i leader del partito convincano i candidati in corsa eccetto Cruz a ritirarsi; la terza è che gli stessi leader del Gop dichiarino apertamente di non essere disposti a votare per Trump alla nomination; la quarta e ultima opzione, la più amara, è accettare il miliardario newyorchese come il volto nuovo del Gop.

Donald Trump © Infophoto

.. E ORA LA FLORIDA - Archiviato il Super martedì, i candidati alla Casa Bianca guardano adesso allo Stato della Florida, in cui si terranno le primarie il prossimo 15 marzo. Si tratta di una regione particolarmente ricca di delegati, 246 per i democratici, 99 per i repubblicani, uno spartiacque fondamentale per entrambi i partiti.

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