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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Migranti, la Svezia ne espelle 80mila. Unione europea: "Non scappano da guerre e persecuzioni"

Il governo ha già chiesto alla polizia di organizzare i rimpatri: "Pensiamo di utilizzare più voli charter". Il vicepresidente della Commissione europea: "Oltre la metà dei migranti che arrivano in Europa è spinta da ragioni economiche, non scappa da guerre o persecuzioni"

La Svezia vuole espellere fino a 80.000 migranti arrivati nel 2015 e la cui richiesta di asilo è stata respinta. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno, Anders Ygeman.

"Stiamo parlando di circa 60.000 persone, ma potrebbero essere anche 80.000", ha detto il ministro al quotidiano finanziario Dagens Industri (DI) e alla televisione pubblica SVT, aggiungendo che il governo ha già chiesto alla polizia e all'Ufficio immigrazione di organizzare i rimpatri. In tempi ordinari le espulsioni avvengono su voli commerciali, ma vista l'eccezionalità della situazione "pensiamo di utilizzare più voli charter", ha precisato.

La Svezia, che conta 9,8 milioni di abitanti, ha registrato lo scorso anno 163.000 richieste di asilo.

DANIMARCA - "Togliere ai rifugiati denaro e oggetti personali significa privare persone che hanno attraversato drammi inimmaginabili del poco che gli rimane, minandone la dignità": lo dichiara Alessandro Bechini direttore dei programmi in Italia di Oxfam, commentando l'approvazione ieri, da parte del governo danese, di un progetto di legge che prevede la confisca ai migranti di denaro e oggetti di valore per pagare le spese dell`accoglienza e un iter più complicato e lungo per il ricongiungimento familiare.

"La Danimarca confischerà i beni dei rifugiati in cambio di servizi, quelli per l'accoglienza, che devono essere loro garantiti in base al diritto internazionale umanitario", afferma Bechini. "Si tratta di un provvedimento inaccettabile, oltre che ingiusto - conclude - contro cui è necessario opporsi ancora di più oggi, nel giorno della memoria, ricordando che un provvedimento di spoliazione dei beni personali fu attuato anche dai nazisti contro gli ebrei in uno dei periodi più bui nella storia dell'umanità".

Migranti © Infophoto

MIGRANTI ECONOMICI -  Oltre la metà dei migranti che arrivano in Europa è spinta da "ragioni economiche", non scappa da guerre o persecuzioni. E' quanto ha detto il vicepresidente della Commissione europea, il danese Frans Timmermans, in un'intervista rilasciata all'emittente NOS.

"Più della metà delle persone che arrivano in Europa proviene da Paesi dove si può ritenere che non ci siano ragioni per chiedere lo status di rifugiato, più della metà, il 60%", ha detto Timmermans, citando dati dell'agenzia europea Frontex ancora non pubblicati.

Secondo il vicepresidente della Commissione, se si vuole garantire reale protezione ai richiedenti asilo e ai profughi, i migranti economici deveno essere "rimpatriati il più velocemente possibile".

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