rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
SVIZZERA / Svizzera

Svizzera, campagna choc di Amnesty per difendere i diritti degli immigrati

L'organizzazione ha fatto vestire i panni dei profughi proprio ai politici di estrema destra, denunciando così l'inasprimento delle misure contro i rifugiati

Punta sull'originalità l'ultima campagna della sezione svizzera di Amnesty International, volta a proteggere i diritti degli immigrati contro gli attacchi dell'estrema destra.

I politici al posto dei rifugiati - L'organizzazione ha deciso di far vestire i panni dei richiedenti asilo proprio a quei politici che hanno chiesto un inasprimento delle misure contro i profughi e i rifugiati politici. In questo modo Giuliano Bignasca, della Lega dei Ticinesi, si trasforma in un rifugiato eritreo, mentre Philipp Muller del Plr si trova nei panni di un profugo curdo.  

Amnesty si è spinta oltre ed ha girato anche un video, nel quale vengono mostrati il leader dell'Udc Christoph Blocher e il ministro della Difesa Ueli Maurer, mentre cercano di cuocere una capretta (simbolo del partito) in un campo per richiedenti asilo. 

“Per farsi notare nel via vai quotidiano di informazioni, è necessario essere creativi” ha spiegato alla Tribune de Geneve Magdalene Urrejola, ideatrice del progetto. Lo scopo di questa campagna, chiamata "Ca Suffit!" (Ora Basta!) è appunto quello di “favorire l'immedesimazione e la solidarietà nei confronti dei richiedenti asilo”, come ha spiegato un membro dell'associazione al Ticinonline

Secondo quanto denunciato da Amnesty, le norme svizzere per i richiedenti asilo stanno diventando sempre più restrittive. “La normativa non è più concepita come uno strumento per accordare protezione alle vittime di persecuzioni bensì come uno strumento di politica migratoria inteso a restringere un flusso considerato indesiderabile” ha spiegato Denise Graf. 

Il Parlamento ha inoltre deciso di varare due norme, che non solo eliminerebbero la possibilità di presentare le richieste di asilo presso le ambasciate, ma impedirebbero ai renitenti di poter ottenere lo status di rifugiato. “Queste misure possono comportare gravi conseguenze per coloro che sono perseguitati da regimi brutali, come gli obiettori di coscienza eritrei o siriani, o i difensori dei diritti umani” ha commentato Graf.  Proprio dall'Udc è inoltre partita la proposta di istituire dei centri di permanenza temporanea nei quali far alloggiare gli immigrati, in attesa che vengano sbrigate le procedure necessarie per valutare le richieste di asilo, i cui tempi dovrebbero essere drasticamente ridotti.  

I partiti di estrema destra non hanno apprezzato la campagna di Amnesty. “Si tratta di una incredibile mancanza di buon senso da parte di un'organizzazione che pretende di difendere i diritti umani” ha commentato Oskar Freysinger, consigliere nazionale dell'Udc. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Svizzera, campagna choc di Amnesty per difendere i diritti degli immigrati

Today è in caricamento