Lisbona taglia del 20% il numero dei militari

Una delle misure che verranno adottate nel Portogallo in drammatica crisi è il taglio delle spese militari.

Entro il 2020 Lisbona taglierà del 20% il numero dei suoi militari, passando da 38.000 a circa 30.000. L'annuncio ufficiale è arrivato dal ministro della Difesa portoghese Pedro Aguiar-Branco, che ha annunciato la novità nel corso della presentazione pubblica del nuovo piano del settore elaborato dal governo e intitolato “Defesa 2020″. I primi pesanti tagli, che riguarderanno circa 4.000 militari, saranno fatti entro la fine del 2014.

Ora il documento deve passare all'esame del governo portoghese. Il Portogallo è nel bel mezzo di una crisi economica devastante, la peggiore da decenni. La Difesa, il cui finanziamento statale corrisponde a circa l’1% del Pil portoghese (2 miliardi di euro), soffre dal 2009 una serie di tagli al bilancio. Associazioni militari criticano la politica di austerità del governo conservatore nei confronti della Difesa.

Per far fronte alla crisi il governo portoghese sta valutando di pagare i dipendenti pubblici e pensionati con titoli di Stato anziché contanti in busta paga dopo che la Corte Costituzionale ha bocciato molte misure di austerity contenute nella legge di bilancio 2013, dichiarandole illegali. Tra cui appunto rientrano tagli salariali (via la 14esima), abolizione dell'indennità per le ferie dei dipendenti pubblici e dei pensionati e i tagli ai sussidi di disoccupazione. L’economia del paese è fragile, pochissima l’industria. Per ora rimane il turismo. Ma anche il centro di Lisbona si sta lentamente svuotando.

L'indebitamento elevato ha costretto la nazione lusitana ad approvare un piano di salvataggio, presentato da Unione Europea e Fondo Monetario, da 78 miliardi di euro.