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Sabato, 20 Aprile 2024
Stati Uniti / Stati Uniti d'America

Uccise un bambino, nessun processo al poliziotto: "Solo un incidente"

La vittima fu colpita allo stomaco il 22 novembre 2014: aveva in mano una pistola giocattolo. Per il giudice si è trattato di "una tempesta perfetta di errori umani": gli agenti non avevano avuto modo di capire che l'arma del piccolo Tamir Rice era finta

Il piccolo Tamir Rice morì il 22 novembre dell'anno scorso. Fu l'agente Patrolman Timothy Loehmann ad ucciderlo: il poliziotto sparò dalla sua auto ancora in movimento allo stomaco del dodicenneenne di colore, che brandiva una pistola che poi si rivelò un giocattolo. Ieri il gran giurì del Tribunale dell'Ohio ha deciso di non perseguire penalmente l'agente, perché si sarebbe trattato di "un disastroso incidente".

E' una decisione destinata a far scoppiare nuove proteste a Cleveland, negli Stati Uniti, alimentando le polemiche sull'uso eccessivo della forza da parte della polizia.

Secondo il procuratore Timothy McGinty la morte di Tamir Rice è stata una "tempesta perfetta dell'errore umano" e le prove presentate non si traducono in accuse penali. La legge, ha affermato, concede il beneficio del dubbio nei confronti di Loehmann che "ha avuto pochi secondi per decidere". La famiglia di Tamir Rice, che aveva definito l'uccisione un fatto "senza senso" e aveva chiesto l'accusa di omicidio per l'agente, non è d'accordo con il verdetto della giuria, e accusa:

Sono stati manipolati. Il caso è stato deliberatamente sabotato. Questo processo dimostra che la razza è ancora un serio problema in questo Paese e nel sistema di giustizia penale.

IL VIDEO DELLA TRAGEDIA

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